Cos’è la cataratta?
La cataratta è un disturbo della vista che colpisce il cristallino, la lente biconvessa posta all’interno del bulbo oculare, tra l’iride ed il corpo vitreo. L’opacizzazione del cristallino impedisce una vista ottimale e può portare a una sensibile riduzione della capacità visiva.
I tipi di cataratta sono principalmente due: la cataratta senile e la cataratta congenita.
Quando la cataratta è dovuta principalmente all’invecchiamento è anche detta cataratta senile. Il 60% dei soggetti di oltre 70 anni è affetto da questo disturbo.
La cataratta congenita è, invece, un disturbo che solitamente si manifesta prima del naturale invecchiamento del cristallino e può essere causata da anomalie cromosomiche o essere ereditata.
Sintomi della cataratta
I sintomi della cataratta sono l’annebbiamento progressivo della vista, a volte con abbagliamento alla luce frontale, e lo sdoppiamento delle immagini. Il cristallino, quando è affetto da cataratta, non restituisce le immagini in modo nitido perché non è più in grado di mettere a fuoco, sulla retina, la luce che supera la cornea. Dopo i 60 anni è suggerita una visita oculistica, anche in assenza di sintomi specifici.
Cataratta cause
Le cause della cataratta sono dovute principalmente all’invecchiamento del cristallino, che nel corso degli anni subisce modificazioni fisiologiche. L’opacizzazione è causata dall’aggregazione e dall’ossidazione delle proteine del cristallino. È un processo fisiologico di invecchiamento ed è per questo che il 90% delle persone sopra i 75 anni soffre di cataratta. Altre cause della cataratta possono essere correlate alla prolungata esposizione dell’occhio ai raggi ultravioletti, l’abuso di fumo e malattie metaboliche come il diabete.
Intervento cataratta costo
L’intervento di cataratta si rende necessario alla progressiva opacizzazione del cristallino, che va quindi sostituito con un cristallino artificiale, detto anche “lente intraoculare” o IOL.
“Si tratta di piccole lenti, fatte di uno speciale materiale plastico, che vengono inserite all’interno dell’occhio e consentono non solo di risolvere l’opacità che impedisce una vista ottimale, ma anche di correggere eventuali difetti della vista già presenti, eliminando in molti casi la necessità di portare occhiali per vederci tanto da lontano quanto da vicino.
Una volta posizionato, il cristallino artificiale rimane fisso nell’occhio e non richiede di essere pulito o sostituito”, spiega il dottor Lucio Buratto, responsabile del Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e tra i massimi esperti in materia.
L’intervento di cataratta può partire da un costo minimo di circa 1.500 euro ad occhio, ma è influenzato da diversi fattori come la qualità delle lenti IOL, la difficoltà dell’intervento o le procedure e gli strumenti utilizzati.
“Sino a pochi anni fa”, prosegue il dottor Lucio Buratto, “si attendeva l’età avanzata per intervenire. Oggi invece si tende ad anticipare i tempi, operando quando il problema ha appena iniziato a manifestarsi o addirittura prima, ovvero quando si presenta la cosiddetta ‘sindrome del cristallino disfunzionale’, quindi quando il cristallino inizia a presentare delle imperfezioni che disturbano la qualità visiva”.
Quanto dura un intervento di cataratta?
A far propendere specialisti e pazienti per una tempistica anticipata, c’è anche e soprattutto il fatto che oggi l’intervento per la risoluzione della cataratta è assai più semplice e veloce che in passato: “Sino agli anni Ottanta”, ricorda ancora il dottor Buratto, “comportava un ricovero di oltre una settimana (tra esami diagnostici, intervento e degenza) e durava più di un’ora, spesso in anestesia generale e con un recupero visivo lento. Tutti fattori per cui nella maggior parte dei casi ci si faceva operare solo quando la cataratta era molto evoluta e la vista oramai quasi del tutto compromessa.
Oggi invece un intervento di cataratta, eseguito quasi sempre con una particolare tecnica oculistica, viene effettuato in ambulatorio e, nella maggior parte dei casi, è eseguito in anestesia locale. Grazie all’installazione nell’occhio di un particolare collirio, senza dover eseguire iniezioni, dopo una-due ore il paziente può già tornare a casa e il recupero visivo è talmente buono che in un paio di giorni permette già di tornare alle normali attività”.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione