Tra le varie tipologie di maculopatia esistenti ce n’è una, particolarmente pericolosa, perché legata al diabete. Da qui il nome di «maculopatia diabetica». Una patologia che non coinvolge un gran numero di persone ma dall’elevata pericolosità. Il maggior numero di casi di cecità infatti è dovuto proprio a questa patologia che viene troppo spesso diagnosticata in ritardo, quando ormai la situazione è irreversibile.
Cos’è la maculopatia diabetica
La maculopatia diabetica di fatto è legata all’indebolimento della circolazione sanguigna legata appunto al diabete. Una debolezza che si lega soprattutto ai microvasi periferici, in questo caso proprio quelli della macula dove il sangue arriva in maniera poco continua.
A questo si aggiunge un aumento del rilascio dei liquidi nel tessuto. L’edema che si viene così a formare diventa pericoloso e può ridurre fino a cancellare le capacità visive del malato.
Maculopatia diabetica sintomi
I sintomi di questo tipo di maculopatia sono analoghi a quelli delle altre tipologie: si comincia quindi con la vista un poco ofuscata che, poco alla volta ma in maniera inesorabile, diventa sempre più ampia soprattutto nella parte centrale del campo visivo. Una malattia definita «silenziosa», nel senso che ha un decorso non molto rapido ma di fatto inesorabile e per la sua lentezza troppo spesso sottovalutata.
Maculopatia diabetica: si guarisce?
La scienza e la medicina stanno facendo passi continui in avanti. Ma ad oggi il massimo degli effetti che si riesce ad ottenere non riporta alla guarigione completa ed al ritorno alla normalità della vista. Il massimo a cui si può ottenere è la limitazione dei danni e soprattutto il contenimento del peggioramento della situazione. Quando infatti si è creato un danno ai fotorecettori questo al momento non è più riparabile.
Maculopatia diabetica: cure
Le principali cure hanno come obiettivo l’eliminazione o la riduzione dell’edema, che causa tutti i problemi. La tecnologia più utilizzata è quella laser, ma ci sono anche delle dei farmaci con i quali si ottiene lo stesso risultato. Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, si può ricorrere ad iniezioni intravitreali a base farmaci anti VEGF.
In molti casi, l’iniezione nel vitreo di un cortisonico (desametasone) può essere molto utile nel combattere l’edema maculare diabetico. Ma è banale dire che la prima cosa da combattere è l’origine, cioè il diabete stesso.
Integratori per maculopatia diabetica
Tra i fattori importanti per quanto riguarda la maculopatia diabetica ci sono anche lo stress, il fumo, l’alcol, lo stile di vita e l’alimentazione. Da questo punto di vista sono utili integratori alimentari ricchi di EPA e DHA e di Vitamina E.
EPA e DHA sono utili a ridurre lo stato pro-infiammatorio e pro-trombotico che caratterizzano la patologia diabetica. Inoltre, possono avere un effetto trofico a livello della retina e del sistema nomegor vitalityervoso centrale: secondo alcuni studi un’alimentazione ricca di Omega-3 aiuta a ridurre il rischio di maculopatia diabetica.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione