Cos’è il reflusso gastroesofageo?
Il reflusso gastroesofageo, noto anche con l’acronimo GERD (Gastro-Esophageal Reflux Disease), è una patologia digestiva molto diffusa, soprattutto nella popolazione anziana. Si manifesta quando i succhi gastrici, contenenti acido cloridrico e pepsina, risalgono dallo stomaco verso l’esofago, causando sintomi fastidiosi come il bruciore retrosternale (pirosi) e il rigurgito acido. Questa risalita è dovuta a un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore (LES), una sorta di “valvola” che normalmente impedisce il reflusso dei contenuti gastrici.
Perché è più comune negli anziani?
Con l’avanzare dell’età, il tono muscolare dello sfintere si riduce fisiologicamente, rendendo più facile la risalita del contenuto gastrico. Inoltre, la digestione tende a rallentare, la postura può cambiare (favorendo il reflusso in posizione sdraiata) e l’assunzione di farmaci cronici può interferire con il corretto funzionamento dell’apparato digerente.
Cause del reflusso gastroesofageo negli anziani
Tra i fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa condizione nella terza età, troviamo:
- Indebolimento fisiologico dello sfintere esofageo: con l’età, il LES perde efficacia nel contenere i succhi gastrici nello stomaco.
- Obesità e sovrappeso: la pressione sull’addome esercitata da un eccesso di grasso corporeo può favorire il reflusso.
- Assunzione di farmaci: anti-infiammatori non steroidei (FANS), calcio-antagonisti e alcuni antidepressivi possono rilassare il LES.
- Ridotta motilità esofagea: rallenta lo svuotamento gastrico e favorisce l’accumulo di acidi.
- Errate abitudini posturali: sdraiarsi subito dopo i pasti o piegarsi può facilitare la risalita del contenuto gastrico.
Sintomi del reflusso gastroesofageo
I segnali più comuni della malattia da reflusso includono:
- Bruciore di stomaco persistente, soprattutto dopo i pasti.
- Rigurgito acido, spesso notturno.
- Difficoltà digestive, senso di pesantezza e gonfiore.
- Tosse secca cronica non collegata a infezioni respiratorie.
- Alitosi e sensazione di “gusto amaro” in bocca.
- Raucedine o mal di gola ricorrenti.
- Disturbi del sonno, legati al reflusso notturno.
Rimedi naturali e comportamenti efficaci per ridurre il reflusso
1. Alimentazione corretta e anti-acida
- Alimenti benefici: banane, mele, mirtilli, papaya, finocchio, camomilla, zenzero, aloe vera e carciofi. Aiutano a tamponare l’acidità e proteggere la mucosa.
- Cibi da evitare: fritti, grassi, cioccolato, pomodoro crudo, agrumi, alcol, caffè e bevande gassate.
2. Rimedi fitoterapici
- Liquirizia deglicirrizinata: protegge la mucosa senza effetti ipertensivi.
- Malva e altea: formano un gel protettivo naturale.
- Zenzero: ottimo per nausea e cattiva digestione.
3. Modifiche dello stile di vita
- Mangiare lentamente, evitando pasti abbondanti.
- Non sdraiarsi prima di 2-3 ore dopo aver mangiato.
- Dormire con la testa sollevata di almeno 15-20 cm.
- Indossare abiti comodi, che non comprimano l’addome.
Quando rivolgersi al medico?
È fondamentale consultare uno specialista in caso di:
- Sintomi che persistono oltre due settimane.
- Difficoltà a deglutire o sensazione di nodo in gola.
- Perdita di peso inspiegabile.
- Presenza di sangue nel vomito o nelle feci.
Una diagnosi precoce aiuta a prevenire complicazioni gravi come esofagite erosiva o esofago di Barrett.
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