Secondo i dati del Ministero della Salute circa 20 anziani over 65 su 1000 sono vittima di incidenti domestici, e la frequenza aumenta se si va a considerare la categoria degli over 80 con 28 casi ogni 1000 soggetti. Tra questi, le più colpite sono le donne, le quali trascorrono più tempo all’interno dell’ambiente domestico ed hanno la tendenza ad occuparsi della casa svolgendo costantemente mansioni e, inoltre, spesso soffrono di osteoporosi e quindi presentano una maggiore fragilità ossea. Tra gli incidenti domestici, i più diffusi sono certamente le cadute delle quali risultano vittime circa il 54,8% di coloro che si recano al pronto soccorso e il 76,9% dei pazienti ha un’età superiore ai 65 anni.
Gli incidenti domestici hanno un fortissimo impatto sulla sanità dal momento che, data la facilità con cui le cadute presentano un esito in lesione, spesso è necessario un ricovero al quale solo il 50% degli anziani sopravvive per più di un anno. Si comprende immediatamente, quindi, quale alto tasso di mortalità sia causato dalle cadute in ambiente domestico e che evento traumatico possano causare sulla psiche dell’anziano che ne è vittima, che ha sempre considerato l’ambiente domestico il luogo sicuro per eccellenza. Molti, inoltre, sviluppano una sindrome ansiosa post cadute che li induce a ridurre di molto la propria attività fisica aumentando, quindi, il rischio di cadute future. Il fatto di cadere e danneggiarsi, per di più, può mettere l’anziano in imbarazzo, minando la sua autostima e portarlo, di conseguenza, a nascondere altri episodi analoghi per vergogna.
Redazione Peranziani.it