In questo periodo funestato dal Covid-19, con le sue paure e le sue limitazioni alla vita privata, la categoria di persone che più sta soffrendo è sicuramente quella degli anziani. Sono infatti per lo più proprio uomini e donne della Terza Età la maggior parte delle vittime del Coronavirus ma non è solo una questione legata al tasso di mortalità. Gli anziani infatti più di altri soffrono la solitudine che lockdown, coprifuoco e restrizioni varie prevedono.
«È evidente che esiste un rapporto stretto tra corpo e mente – spiega il Dott. Renzo Rozzini, Dir. Dipartimento Geriatrico di Brescia – soprattutto in età geriatrica; quando soffre l’uno soffre anche l’altro, e viceversa. E questo periodo di difficoltà, ansia e solitudine di certo non rende le cose più semplici. Anche perché sanno benissimo che sono la categoria più a rischio…»
Ci sono quindi alcuni consigli per vivere al meglio questo periodo della nostra storia che, si spera nel più breve tempo possibile, terminerà. E quando tutto sarà finito e lasciato alle spalle bisognerà farsi trovare pronti e preparati per godere al meglio la ripartenza.
Corpo
«Comincerei a dividere le cose in tre aspetti: il corpo, l’umore e la memoria – precisa il Dott. Rozzini – Per quanto riguarda il corpo si intende il movimento. Bisogna assolutamente fare almeno due sessioni di mezz’ora al giorno di ginnastica specifica. Stando a casa è anche molto semplice. Suo social, su YouTube ci sono decine e decine di questi allenamenti da seguire in maniera molto semplice. Per chi non avesse internet bastano pochi esercizi presi in realtà da movimenti della vita quotidiana. Ad esempio si potrebbe per 5 volte ripetere il movimento che si fa semplicemente alzandosi dalla sedia. Poi basta fare un paio di giri completi della propria casa a passo deciso. Questo genere di cose vanno ripetute ogni ora, si tratta di un impegno di 5 minuti, anche meno, per volta»
Umore
«Per migliorare e proteggere il nostro umore la cosa migliore è mantenere attive e vive le nostre relazioni sociali – spiega il prof. Rozzini – e in questa situazione di lockdown e limitazioni, quindi con rapporti a distanza, la cosa migliore da fare è telefonarsi. Senza aspettarle. La mia indicazione è di fare 5 telefonate, spontanee, con persone vicine ma anche gente lontana che non si sente da tempo. Soprattutto per quanto riguarda i più giovani, penso ai nipoti che per ovvie ragioni sono maggiormente concentrati su altro. Ecco, non bisogna aspettarsi una loro telefonata (che forse non arriverà mai) ma imporsi e farla noi per primi»
Memoria
«Leggere ad alta voce, 10 pagine di un libro al giorno, e, nei casi più gravi farsele leggere, ma sempre a voce alta. Questo infatti – conclude il Dott. Rozzini – costringe la nostra mente a non distrarsi contrariamente invece a quello che accade se leggiamo “solo con la mente”. Facendolo a voce alta invece siamo molto più coinvolti nella storia che stiamo leggendo e vivendo»
Redazione Peranziani.it