Luigina condivide la sua esperienza nel mondo dell’assistenza sanitaria, iniziata fin dall’infanzia, e il suo lungo percorso lavorativo come infermiera, tra Genova e Pavia.
Un’infanzia segnata dalla guerra e dall’orfanotrofio
All’età di 12 anni, Luigina ha iniziato il suo percorso nel settore sanitario presso la clinica delle Suore Domenicane a Boccadasse, Genova, oggi RSA dell’Ave Maria. La struttura accoglieva sei orfanelle, un impegno preso dalle suore come voto durante la guerra, a condizione che la loro casa rimanesse intatta. Luigina era una di loro, avendo perso il padre nel 1943.
L’inizio dell’esperienza in ospedale
Sin da giovanissima ha affiancato una suora nelle attività quotidiane della clinica: rifacimento dei letti, assistenza nelle medicazioni e pulizia degli ambienti. Le suore avrebbero voluto farle proseguire la formazione presso l’Ospedale Galliera, ma la madre non ha acconsentito. Così, ha intrapreso il ruolo di ausiliaria, occupandosi di diverse mansioni infermieristiche, ad eccezione delle flebo, all’epoca eseguite esclusivamente dai medici.
La vita nell’ospedale gestito dalle suore
L’ospedale era sotto la gestione delle suore, e la giornata iniziava con una preghiera comune, che coinvolgeva anche i medici. Tuttavia, nei momenti di lavoro intenso, come in sala parto, Luigina si dedicava completamente ai suoi compiti, rimandando la partecipazione alla preghiera.
L’esperienza in sala parto e pediatria
Nel corso della sua carriera ha assistito a molte nascite, inclusa quella della sorella, avvenuta in casa. Le procedure sanitarie dell’epoca non prevedevano l’uso di guanti o mascherine, ma era obbligatorio indossare una cuffia per mantenere l’igiene. In sala parto, inoltre, indossava un grembiule bianco anziché la tradizionale cappa verde delle ausiliarie.
Uno degli incarichi più impegnativi è stato in pediatria, dove i bambini malati non potevano essere accompagnati dalle madri, come avviene oggi. Luigina cercava di offrire conforto ai piccoli pazienti, prendendoli in braccio per calmarli, nonostante le direttive ospedaliere imponessero di lasciarli nei letti.
Una carriera dedicata all’infermieristica
Luigina ha lavorato come infermiera per tutta la vita, coniugando la professione con la vita familiare dopo il matrimonio e la nascita dei figli.
Dopo la scomparsa del marito, lo scorso anno, il figlio l’ha accompagnata a Pavia, dove ora vive come ospite presso la Residenza Villa Flavia.
Redazione Peranziani.it
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