Con l’arrivo della bella stagione inizia la fioritura delle piante che rilasciano pollini nell’ambiente, tra i principali allergeni conosciuti. Queste sostanze, a contatto con le mucose di naso, occhi e gola, nei soggetti ipersensibili possono scatenare una serie di sintomi che spaziano dagli starnuti alle difficoltà respiratorie.
In termini di effetti sulla popolazione, le allergie si posizionano ai primi posti come malattie croniche e colpiscono soprattutto gli anziani già magari con altre patologie. La prevalenza, secondo i dati dell’Oms, si attesta tra il 10 e il 40% della popolazione, a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno.
Starnuti, naso che cola, occhi rossi, lacrimazione, tosse secca e difficoltà a riposare e respirare sono solo alcuni dei sintomi che sperimenta fino al 20 percento degli italiani.
“Occhi, bocca e vie aeree sono le sedi più colpite dalle allergie, ora con la primavera. Importante fare attenzione a determinati alimenti – spiega la dottoressa Caterina Cellai dietista e specialista in nutrizione presso la clinica di medicina e Chirurgia estetica Juneco di Milano City Life – a causa della cosiddetta cross-reattività (reattività crociata o allergenicità) tra allergeni dei pollini e cibi normalmente presenti nelle nostre tavole”.
L’intestino e le mucose del corpo, sono collegate tra loro da un sistema chiamato “MALT”, ossia tessuto linfoide associato alla mucosa, che agisce come una sorta di vaso comunicante di causa- effetto. Il 20-25 % delle persone che in questo momento soffrono di allergia ai pollini, soffre contestualmente di allergia anche ad alcuni alimenti vegetali ( frutta e verdura ) detta allergia crociata. Le allergie crociate sono reazioni allergiche scatenate nello stesso individuo da cause apparentemente non correlate fra di loro, in particolare il polline ed alcuni alimenti di origine vegetale. Alla loro base c’è una risposta immunitaria nei confronti di proteine simili fra loro. Alcuni pollini hanno una parentela allergenica con alcuni vegetali. Le reazioni possono manifestarsi sia pochi minuti dopo l’ingestione del cibo con disturbi alla bocca (formicolio, bruciore, gonfiore, prurito) o più tardivamente in sedi del corpo diverse.
Il 70% delle persone allergiche ai pollini soffre di reazioni crociate con alcuni alimenti. Non solo, spesso anche chi è allergico agli acari della polvere soffre di reazioni allergiche nei confronti di alcuni alimenti.
Quindi in alcuni periodi dell’anno il fastidioso problema allergico si può contrastare anche prestando attenzione ad alcuni alimenti a tavola. Tra i fenomeni di cross-reattività più frequenti la dottoressa Cellai cita:
– Betulla-Melo (meglio evitare mele, pere, pesche, albicocche, ciliegie, fragole, soia, arachidi, fagioli,carciofi, sedano e carote);
– Ambrosia-Miele (evitare miele ma anche anguria, melone, banana, prezzemolo, camomilla);
– Parietaria-Basilico (la cross-reattività si può sviluppare mangiando basilico, piselli, fico, soia, ortica e more di gelso);
– Artemisia-Camomilla (può mostrare cross-reattività con camomilla, sedano, prezzemolo, carote, zucca, carote, cicoria)
– Graminaceae-Grano-Agrumi (una reazione crociata molto importante può avvenire con farina di frumento ma anche con agrumi, pomodoro, kiwi, anguria) e melone);
– Lattice-frutta (il 50% di soggetti con allergia al lattice sviluppano una cross-reattività con alcuni frutti come banana, avocado, patata, pomodoro, castagne, kiwi).
Consultare il calendario pollinico
E’ importante consultare il calendario pollinico per conoscere i periodi dell’anno in cui è necessario attuare provvedimenti cautelativi, suggerisce Nei periodi in cui si è maggiormente esposti, è consigliabile indossare filtri come mascherine, occhiali scuri e fare la profilassi farmacologica o sottoporsi ai vaccini specifici che permettano di affrontare i propri compiti quotidiani senza incorrere in fastidi eccessivi”. Attenzione anche alla cura degli animali domestici. Il pelo degli amici a quattro zampe è spesso veicolo di trasporto dei pollini.
Allergie e igiene personale
Anche lavarsi le mani è importantissimo, ai tempi dell’allergia, ma è importante anche detergere frequentemente i capelli. Mani, viso e capelli vanno lavati frequentemente, poiché i granuli pollinici possono rimanere sulla cute e depositarsi sul cuscino da dove vengono inalati durante il sonno e causare oltre a fastidiosi fenomeni respiratori, anche dermatite.
Redazione Peranziani.it