Influenza e vaccino per gli anziani: la guida

vaccino-influenza-anziani
21 Novembre 2019

Con l’arrivo dell’inverno si torna a parlare di influenza. Già le cronache riportano i primi casi di persone malate ma in realtà il momento del picco per il virus più potente e pericoloso atteso quest’anno è ancora lontano.
Siamo tra l’altro reduci da un inverno molto pesante con 6 milioni di persone colpite in Italia da una forma influenzale particolarmente pesante. 
Inutile dire che gli anziani sono davanti a questa malattia, la categoria più a rischio. “Questo – ci spiega il Prof. Fabrizio Pregliasco, Virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano – non per gli effetti del virus influenzale in se, ma per le reazioni e le conseguenze che l’influenza porta con se soprattutto sul cuore e sull’apparato respiratorio. Penso ad esempio ai malati di asma, o ai cardiopatici…”.
I dati dell’inverno dello scorso anno spiegano meglio di ogni altra cosa questo concetto. I decessi in Italia legali all’influenza sono stati 200. Ma sono stati ben 10 mila gli anziani che hanno perso la vita proprio per problemi cardiaci o crisi respiratorie legate proprio al virus.

Anziani e vaccino

“Il vaccino anti influenzale – aggiunge il Prof. Pregliasco – è un’opportunità per tutti, ma per chi supera i 65 anni dovrebbe essere qualcosa di obbligatorio. I risultati infatti sono chiari ed evidenti come è chiaro che esiste solo una piccolissima parte di anziani, vere e proprie eccezioni, che possono avere reazioni allergiche al farmaco. Ma si tratta, ripeto, di eccezioni che non limitano l’efficacia e soprattutto la necessità di ricorrere al vaccino”.
Non solo. Anche le persone vicine agli anziani, soprattutto se con qualche malattia o patologia, dovrebbero a loro volta fare prevenzione e ricorrere al vaccino. 
“Bisogna però evitare di fare confusione con messaggi sbagliati o fuorvianti – continua il Prof. Pregliasco – Il vaccino infatti funziona ma protegge dal virus che è stato selezionato nell’emisfero australe e dalle sue principali varianti. Esistono però ben altri 262 virus para influenzali che possono colpirci con febbre, difficoltà respiratorie, debolezza, i classici sintomi influenzali. Quindi il vaccino non ci mette al riparo da tutti questi 262 virus. Esiste quindi la possibilità che anche un vaccinato sia colpito e costretto a restare a casa ad affrontare la malattia ma si tratta di virus meno forti e quindi meno problematici per la salute”.

Il vaccino comincia a fare effetto 10 giorni dopo la sua somministrazione ed ha una durata variabile tra i 6 e gli 8 mesi. La seconda metà di novembre è quindi il periodo migliore per sottoporsi al vaccino. certo, si può anche farlo più tardi ma di sicuro ci si espone a rischi maggiori di contrarre il virus.

Influenza: che fare

Oltre al vaccino ci sono alcune raccomandazioni sempre utili per cercare di evitare di contrarre il virus. Bisogna il più possibile evitare gli sbalzi termici, vestendosi anche a strati in maniera da avere in ogni situazione al chiuso o all’aperto la giusta temperatura. Meglio poi evitare i luoghi umidi particolarmente affollati; sono questi i posti in cui il virus si diffonde con maggiore facilità da una persona all’altra. Lavarsi le mani il più possibile perché è proprio dalle mani, con le quali ci tocchiamo bocca, occhi o naso, che permettiamo al virus di entrare nel nostro organismo.

Una volta presa l’influenza – conclude il prof. Pregliasco – quello che consiglio è l’automedicazione responsabile. Cosa intendo: utilizzare i famosi farmaci comuni con principi attivi conosciuti (paracetamolo, antipiretici) da usare sempre seguendo le indicazioni del bugiardo facendo bene attenzione a non abusarne e a non voler a tutti i costi cancellare i sintomi dell’influenza, come la febbre. Questo infatti farebbe solo il gioco del virus che sarebbe così libero di circolare nel nostro organismo”.
Se, dopo 3/4 giorni la situazione non dovesse migliorare, allora il consiglio è di andare dal proprio medico per una visita. Mai, mai, prendere antibiotici per combattere l’influenza.

11 Ott 2024

Genitore anziano ingestibile: trovare la giusta chiave per una convivenza felice

Quando un genitore anziano, rimasto vedovo o non più totalmente autonomo nella sua quotidianità, si trasferisce a vive

11 Ott 2024

Ipoacusia cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

Per tutti coloro che si occupano a 360° della cura di un proprio caro, sapere cos’è l’ipoacusia e come si possa cu

01 Ott 2024

Anziano che non vuole bere: consigli e trucchi per idratarsi correttamente

Occorre avere sempre gli occhi aperti, mantenendo attenzione e lucidità in ogni momento, in quanto prendersi cura di un

01 Ott 2024

Carico di cura e Assegno di Inclusione: cosa occorre sapere

Carico di cura e Assegno di Inclusione sono due definizioni che capita sempre più spesso di sentire, soprattutto tra i

Posto letto vuoto? Iscriviti gratuitamente su Peranziani.it

Puoi inviare la tua richiesta per aggiungere la tua struttura sul nostro sito, compilando il form dedicato
Posto letto vuoto? Iscriviti gratuitamente su Peranziani.it
sticky-wizard
La soluzione migliore per il tuo caro?
Ti aiutiamo a trovarla noi in meno di 1 minuto
Inizia subito
Cosa stai cercando?

Cosa stai cercando?

Puoi selezionare più di una voce

Cosa stai cercando? Residenze per anziani
Cosa stai cercando? Appartamenti per anziani
Cosa stai cercando? Casa di riposo e RSA
Cosa stai cercando? Casa albergo
Cosa stai cercando? Centro Alzheimer
Cosa stai cercando? Centro Diurno
Per chi stai cercando?

Per chi stai cercando?

Per un familiare o un conoscente
Per me stesso
Per un paziente
Dove stai cercando?

Dove stai cercando?

Quanto distante vuoi cercare?

Città
Provincia
Regione
Chi sei?

Siamo quasi pronti. Lasciaci solo i tuoi contatti

"*" indica i campi obbligatori

Nome*
Questo campo è nascosto quando si visualizza il modulo