Ci sono realtà che fin dalla nascita hanno saputo cogliere l’essenza della propria missione. Ci sono realtà che hanno saputo conquistare non solo la fiducia, ma anche il consenso di migliaia e migliaia di famiglie, in oltre 70 anni di storia. Poche sono riuscite in questo intento, mettendo al centro le necessità delle persone più fragili.
La Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus è tutto questo.
Una storia cominciata 70 anni fa che ha già raccontato molto, moltissimo, che ha fatto scuola, che ha aperto nuove strade e che non smette mai di guardare avanti, per farsi trovare pronta a rispondere ai cambiamenti inevitabili della società e dei bisogni dei più fragili.
Parte della Fondazione da oltre 20 anni, l’Istituto Palazzolo è una storica struttura assistenziale milanese voluta dal cardinale Schuster alla fine degli anni Trenta. In questi anni di gestione, l’offerta di servizi dedicati alle persone anziane e fragili è stata potenziata e diversificata, sfruttando anche soluzioni innovative e sperimentali, secondo il modello “dal curare al prendersi cura”.
Da settant’anni accanto ai più fragili
Una storia così lunga e di successo è possibile solo grazie alla forza dei valori fondativi della Fondazione; valori testimoniati dal beato don Carlo Gnocchi e diventati guida per il percorso sanitario e assistenziale dell’Istituto: prendersi cura significa rispondere ai bisogni di salute e di assistenza del singolo e dei suoi familiari. Ogni persona ha un suo percorso individuale, dove la cura viene intesa come relazione tra tutti: medici, ospiti, personale, familiari.
Perché scegliere la RSA dell’Istituto Palazzolo Fondazione Don Gnocchi?
«La forza della Rsa dell’Istituto Palazzolo Don Gnocchi è il suo inserimento in un vero e proprio polo geriatrico che offre una pluralità di servizi per gli ospiti e le loro famiglie» spiega la dott.ssa Anna Fontanella, geriatra, direttore Socio Sanitario. Di fatto si hanno a disposizione da una parte tutti i servizi sanitari, dall’altra tutte quelle attività “esterne”, che si aprono al territorio. Questo comporta dei vantaggi oggettivi. «Abbiamo a disposizione un Poliambulatorio – aggiunge la dottoressa – dove sono presenti numerosi servizi specialistici, ad esempio visite ortopediche, visite oculistiche o diabetologiche, tutto nella stessa struttura».
L’ospite si sente quindi sempre “accompagnato” nel suo percorso di cura, riabilitazione e recupero (o mantenimento) dell’autonomia, potendo contare su un’équipe multidisciplinare che include geriatri, fisiatri, psicologi, fisioterapisti, terapisti occupazionali, educatori, animatori, logopedisti, infermieri, assistenti sociali, operatori socio-sanitari e ausiliari socio-assistenziali, a cui si aggiunge il prezioso supporto di volontari e giovani del servizio civile. Il tutto nella totale serenità che solo un ambiente protetto e altamente qualificato può dare.
«Altro punto di forza è la presenza di diversi reparti specialistici all’interno della struttura che, all’evoluzione dei bisogni dell’ospite e del suo stato di salute, possono accoglierlo direttamente – aggiunge la dott.ssa Fontanella – quali ad esempio i Nuclei Alzheimer e l’Hospice, che fa parte della Rete delle Cure Palliative di Regione Lombardia e dell’ATS di Milano. Anche il passaggio nel nostro reparto di Medicina per Acuti è diretto, senza dover far ricorso al Pronto Soccorso, con le attese e i disguidi del caso…».
La pluralità dei servizi della RSA
La Rsa offre ai propri ospiti una serie di servizi socio-sanitari, assistenziali e amministrativi interni alla struttura:
– Consulenze mediche specialistiche
– Assistenza medica e infermieristica 24 ore su 24
– Possibilità di effettuare all’interno della struttura esami di diagnostica e diagnostica per immagini ed analisi del sangue presso il Centro prelievi del Poliambulatorio Specialistico
– Servizio di assistenza alla persona nelle attività della vita quotidiana 24 ore su 24 (igiene, vestizione, alimentazione, idratazione, etc.)
– Servizio di riabilitazione e/o mantenimento bisettimanale in coerenza con le indicazioni del medico curante del reparto e/o fisiatra, erogato da personale specializzato
– Servizio di Fisioterapia e Servizio Informazione e Valutazione Ausili (SIVA), specializzato in consulenza e valutazioni personalizzate sugli ausili per la disabilità e l’autonomia
– Servizio di Animazione: quotidiane attività ricreative e culturali personalizzate sulle preferenze e i bisogni degli ospiti
– Servizio Religioso: accompagnamento religioso, celebrazione della Santa Messa una volta a settimana e in occasione delle principali feste cattoliche
– Servizio Sociale, con funzione di orientamento e sostegno all’ospite, ai familiari, agli Amministratori di Sostegno e tutori. Il servizio offre assistenza nella gestione delle pratiche burocratiche
«Uno dei vantaggi della struttura – racconta la dott.ssa Fontanella – è la personalizzazione del percorso di ogni singolo ospite. Vengono infatti offerti, oltre ai servizi sanitari, anche tutta una serie di attività ricreative e animative, che stimolano la socialità. In questo momento, ad esempio, è in corso una stagione musicale che prevede un vero e proprio cartellone di appuntamenti a cui gli ospiti partecipano non solo come spettatori, ma anche come giudici, di giovani musicisti diplomati al Conservatorio. Un’iniziativa che sta riscuotendo un forte gradimento tra gli ospiti e anche tra i musicisti, che si mettono in gioco con un pubblico diverso da quello abituale. E soprattutto, una preziosa occasione di arricchimento reciproco per tutti».
E non si tratta di un unicum. L’integrazione con il territorio è costante e continua. Il concetto di apertura, infatti, denota anche accoglienza verso il mondo esterno. E anche dal punto di vista architettonico l’Istituto favorisce tutto questo: ampie vetrate si aprono su ampi giardini, spazi aperti e stimolanti a disposizione degli ospiti e delle loro famiglie.
L’accoglienza dei più fragili
L’attenzione verso i casi più complessi dal punto di vista sanitario, verso i più fragili, è un altro dei punti di forza della Rsa. «Abbiamo diversi ospiti con uno stato di salute complesso – continua la dott.ssa Fontanella – persone che, prima dell’ingresso in RSA, erano state ricoverate in ospedale per acuti anche tre o quattro volte negli ultimi mesi».
Per garantire il più alto livello di cura e assistenza, la formazione del personale è prioritaria. Tutti, dai medici agli infermieri, dai fisioterapisti agli operatori socio-sanitari, hanno una loro specifica formazione geriatrica. Non solo, tutti hanno scelto proprio questo settore nella loro carriera.
«Prendiamo ad esempio il Nucleo Alzheimer – ci illustra la dott.ssa Fontanella – o il Nucleo Protetto rivolto a persone che sono state protagoniste anche di episodi di allontanamento involontario. I componenti di questi due gruppi di intervento hanno una formazione altamente specifica sulla gestione dei disturbi comportamentali che ci aiuta a ridurre in maniera decisa l’utilizzo di farmaci o il contenimento fisico vero e proprio».
Data la loro elevata specializzazione, questi Nuclei sono riconosciuti in tutta Milano come tra i più qualificati. Il Nucleo Alzheimer, il Nucleo per l’accoglienza di persone in stato vegetativo o affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) sono veri e propri unicum; quest’ultimo, ad esempio, è l’unico Nucleo attivo a Milano dedicato a persone che necessitano di ventilazione continua. Il Nucleo Alzheimer, invece, è l’unico ad offrire, all’interno della struttura, tutti i servizi di accompagnamento della famiglia lungo l’intero percorso della malattia, fin dall’esordio, con l’orientamento a quelli più appropriati per le diverse fasi.
Nuclei rivolti a persone con gravi difficoltà che però non vengono limitate nelle loro capacità motorie. Si cerca, anzi, si riesce, a far vivere a questi soggetti particolarmente fragili tutti gli spazi di normalità che la loro salute consente.
Per maggiori informazioni visita il sito: https://www.dongnocchi.it/@strutture/istituto-palazzolo-don-gnocchi/servizi/casa-di-riposo-rsa.
Redazione Peranziani.it