L’angina pectoris è una patologia piuttosto frequente negli anziani. Si tratta, come dice il nome stesso, di un “dolore al petto” provocato dall’insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco a causa di una transitoria diminuzione del flusso sanguigno attraverso le arterie coronarie. Stando alle cifre questa patologia colpisce una percentuale tra adulti ed anziani variabile ma pur sempre vicina al 3%.
Angina Pectoris, i sintomi
“Innanzitutto bisogna dire che non esiste una grossa differenza nei sintomi tra adulti ed anziani – spiega il professor Raffaele Antonelli, geriatra della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria – ma il differente stile di vita tra le due generazioni di individui cambia alcune cose; basti pensare all’angina pectoris definita “stabile” quella cioè legata ad uno sforzo fisico. E’ più facile per un adulto fare attività fisica ad un’intensità tale da portare a livelli critici l’attività cardiaca. Un anziano invece, che ha una vita sicuramente meno attiva, ha meno opportunità di arrivare ad un tale livello di stress del muscolo cardiaco. Il primo sintomo comunque resta sempre la dispnea, il cosiddetto affanno respiratorio. A seguire poi c’è l’astenia profonda, cioè quel senso di fiacca, stanchezza e debolezza piuttosto persistente al punto da rendere difficoltosa una semplice attività come il camminare. Una spossatezza che può portare ad avvertire una perdita di equilibrio, fino ad avere le traveggole ma anche problemi alla vista. In alcuni casi poi è stato riscontrato anche un altro tipo di sintomatologia attraverso dolori “a distanza” alle mani, al collo o alla mandibola”.
Le cause
Trattandosi a livello medico di una ostruzione ad un vaso sanguigno le cause dell’angina pectoris sono più o meno simili a quelle di altre patologie cardiache: si va dalla pressione al diabete, senza dimenticare l’alimentazione, lo stile di vita, il fumo, ma anche (seppur in piccoli casi) la familiarità
I rimedi
“Per prima cosa bisogna tranquillizzare – spiega ancora il Prof. Antonelli – perché l’angina pectoris, pur essendo una patologia che per quel suo caratteristico dolore al petto lo fa somigliare ad un infarto in realtà non desta grosse preoccupazioni dal punto di vista clinico. Il primo consiglio è, come sempre, andare dal proprio medico, l’unica persona in grado di stabilire effettivamente la presenza di questa patologia, piuttosto abile nel nascondersi. Esistono poi delle terapie farmacologiche davvero efficaci e semplici da seguire che portano alla cura. Ho detto cura, ma non guarigione. Di angina infatti non si guarsice mai definitivamente ma la si può controllare e gestire in assoluta serenità”.
Redazione Peranziani.it