Estate tempo di vacanze ma anche di spostamenti in auto, aereo o traghetto, in alcuni casi anche di lunga durata. La circolazione sanguigna potrebbe risentirne, soprattutto negli anziani per cui questo tipo di problematiche sono più frequenti e pericolose. Iniziamo dai sintomi che possono generarsi e spesso correlati a prolungata inattività, posizione scorretta, altitudine (aereo), temperature elevate ed anche banalmente all’abbigliamento.
I sintomi
In genere durante trasferimenti prolungati ce la caviamo con qualche crampo e le gambe gonfie e un po’ addormentate, ma in alcuni casi si possono sviluppare anche seri problemi di salute. Ne abbiamo parlato con il dottor Antonio Rossi Chirurgo vascolare presso il Centro Medico Sempione di Milano. “Viaggiando in aereo bus o in auto per un tempo protratto, esperienze che costringano ad inattività prolungata, o nel corso di trasferimenti in località ove le temperature siano più elevate- spiega il dott. Rossi- i sintomi da tenere in considerazione sono: senso di pesantezza agli arti inferiori; gonfiore alle gambe, soprattutto dopo aver mantenuto la stessa posizione a lungo; e la comparsa di ectasie venose, quali le dilatazioni delle vene superficiali fino a una vera e propria patologia varicosa con la comparsa di vene varicose”.
Se edema e gonfiore si presentano monolateralmente, normalmente si deve indagare nella direzione di un problema di natura vascolare. Diverso è l’approccio se la sintomatologia si presenta bilateralmente, in questo caso infatti il medico deve procedere per escludere che sia in corso un problema diverso che riguardi ad esempio la pressione sanguigna, oppure processi infiammatori di tipo reumatico, oppure patologie a carico della tiroide.
Le cause
Quali i fattori che scatenano questi problemi? Quali i soggetti a rischio e quali i “fattori predisponenti”? I principali nemici della circolazione in generale e della salute degli arti inferiori sono rappresentati dalla posizione assisa prolungata, un abbigliamento poco adeguato con cuciture o tessuti che stringano e fascino troppo, la disidratazione protratta. Ci sono poi situazioni che richiedono una maggiore cautela: attenzione alla predisposizione genetica, a tutti i casi correlati a patologie della coagulazione, ma anche alle donne in stato di gravidanza, ai soggetti sottoposti a recenti trattamenti chirurgici, e a quelli portatori di cardiopatie valvolari.
I consigli
Quali i consigli per affrontare un viaggio in “sicurezza” e senza effetti collaterali? Quali sintomi ci devono mettere in allarme? Esistono eventualmente farmaci da tenere con sé in caso di problemi “significativi”. “Si possono mettere in atto diversi accorgimenti – prosegue il dottor Rossi – possibilmente alzarsi spesso per camminare, indossare calze contenitive e a compressione elastica, effettuare esercizi fisici durante il viaggio, banalmente anche solo sollevarsi sulle punte per riattivare il flusso, e nei casi di criticità conclamata è consigliabile assumere una terapia flebotonica preventiva, terapia antiaggregante o anticoagulante, eventualmente un controllo ecocolordoppler prima del viaggio”.
Alimentazione e idratazione che ruolo giocano?
“Anche l’alimentazione costituisce un prezioso alleato per la salute della circolazione: i polifenoli sono antiossidanti naturali presenti in frutta e verdura che favoriscono la circolazione in quanto fluidificano il sangue e abbassano la pressione arteriosa, contribuendo ad un generale miglioramento della microcircolazione. Tra gli alimenti amici della circolazione perché ricchi di polifenoli troviamo il ribes nero, le nocciole, prugne, fragole, ciliegie, cipolla e radicchio rossi, olio extravergine di oliva. In generale é consigliabile preferire alimenti ricchi di vitamina C, un micronutriente con potere antinfiammatorio naturale e protettore dei vasi sanguigni; alimenti ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A, che contribuisce a migliorare la microcircolazione; non dimenticare il potassio, gli alimenti ricchi di Omega3 fondamentali per la salute del cuore, limitando i grassi, lo zucchero semplice ed il sodio.
Redazione Peranziani.it