Come distinguere la congiuntivite da allergia da quella da Coronavirus

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10 Maggio 2020

Maggio è uno dei mesi più complessi per chi soffre di allergie. Starnuti, pruriti, fastidi agli occhi sono alcuni dei gesti e delle problematiche più frequenti per chi purtroppo ne soffre. Niente di troppo complicato dal punto di vista medico ma la questione, in piena epidemia da Coronavirus, prende un’altra piega. Tra i sintomi infatti del Covid-19 c’è proprio un fastidio agli occhi, una specie di congiuntivite facilmente scambiabile per quella dovuta ad una allergia.

È quindi fondamentale distinguerle, l’una dall’altra, per evitare allarmi inutili.

I virus patogeni sono di oltre duecento tipi differenti. Esistono varie forme di congiuntivite, quelle virali, quelle batteriche e quelle allergiche e per non farci mancare nulla anche quelle miste.

“In questi giorni – spiega il Prof. Claudio Savaresi, Primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico  San Marco – Zingonia  di Bergamo e Direttore  C. B. V.  Palazzo della Salute Istituto Clinico Sant’Ambrogio – Milano e Responsabile Scientifico Safio Medical Ophthalmology  Research  Center – MI – abbiamo avuto parecchi pazienti che lamentavano disturbi oculari, prevalentemente conseguente alla dislacrimia, (ovvero l’eccessiva evaporazione lacrimale) perché il ricorso allo Smart Workinge Smart Learning di questi giorni di quarantena ed isolamento, ha esposto molte persone ad un eccesso di esposizione alla luce blu emessa dai computer, dagli smartphone, ma anche dalla Tv e gli studi dimostrano che la luce blu costituisce una minaccia per l’apparato visivo nella sua complessità, ha – infatti – effetti negativi anche nella corretta lubrificazione oculare. Anche le allergie stagionali provocano lacrimazione ed è importante una diagnosi differenziale”.

La sintomatologia della congiuntivite da SarsCov2 ha caratteristiche molto simili alla classica congiuntivite legata in particolare all’influenza stagionale o allergica. L’esordio della malattia da Sars Cov2 si manifesta con un po’ di febbre, stanchezza, perdita di olfatto (anosmia) e perdita di gusto (disgeusia). Segnali clinici di degenerazione della malattia possono essere la comparsa di affanno respiratorio (dispnea) e tachicardia. Per una diagnosi differenziale di congiuntivite virale, rispetto alle congiuntiviti allergiche o di natura batterica si può fare attenzione a questi campanelli d’allarme: l’evidenza di un occhio più arrossato con la sensazione come di avere di avere corpo estraneo all’interno e una lacrimazione profusa.

La diagnosi precoce è pertanto fondamentale.

Trattamento e terapia

“Iniziare subito con la terapia adeguata è fondamentale – continua il Prof. Savaresi – Il medico prescriverà, nelle forme più lievi un Corticosteroide, a livello topico e a seguire nelle forme più gravi anche per via sistemica, oltre al trattamento più adeguato per trattare la patologia da Covid19. Oltre al corticosterioide anche le lacrime artificiali e l’uso di occhiali con lenti protettive scure per proteggere da luce e vento sono molto di aiuto nell’affrontare la sintomatologia. Di fondamentale importanza è anche seguire un’alimentazione per il contrasto alla sintomatologia virale, ove l’assunzione di vitamina A e C e Omega 3 e 6, nelle giuste formulazioni, garantisce un beneficio importante”.

Come si può proteggere l’occhio?

“L’igiene oculare è determinante nel ridurre significativamente le infezioni di questo organo così prezioso – evidenzia il Prof. Savaresi – molto spesso le persone non danno ascolto ai propri occhi, sovente vengono un po’ maltrattati. Vediamo quali sono le cattive “abitudini” per la salute dell’occhio: la scarsa igiene oculare, una inadeguata rimozione del make up a fine giornata, lo sfregamento delle palpebre con le mani non lavate oppure la mancanza di adeguate protezioni, come occhiali da sole filtranti e quindi protettivi per tutto l’apparato oculare dalla cornea, al cristallino e alla retina.

La protezione degli occhi si basa sull’idratazione a base di gocce oculari, ma anche bevendo molta acqua a piccole dosi durante il giorno, sempre a prescindere dal momento contingente.

Anche il riposo è fondamentale per l’occhio. Mentre si lavora è importante distogliere lo sguardo dal monitor del PC ed eseguire piccoli esercizi distensivi come guardare in alto a destra e in alto a sinistra per favorire l’umidificazione, e sbattere le palpebre per una migliore distribuzione della lacrime”.

Come affrontare la Fase 2 quando aumenteranno le interazioni personali?

“Innanzitutto – conclude in Prof. Savaresi – dobbiamo obbligatoriamente indossare tutti mascherine avvolgenti a copertura di naso e bocca anche nelle finestre laterali, e guanti, lavare le mani spesso, tutti dovremo indossare gli occhiali per proteggere e migliorare l’apparato oculare e visivo nel tempo. È consigliato indossare lenti protettive e occhiali avvolgenti, per contrastare il contagio ma anche perché andremo incontro all’estate e gli occhiali sono fondamentali per la protezione dai raggi solari. Prestare massima attenzione all’igiene oculare, alla detersione dell’occhio la sera, sarà fondamentale, mantenere una buona idratazione corporea e dell’occhio e ricordare di garantire all’occhio pause di riposo frequenti, mentre si è impegnati in attività professionali che richiedano l’esposizione dell’apparato oculare alla luce blu dei dispositivi tecnologici”.
 

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