Genitore anziano ingestibile: trovare la giusta chiave per una convivenza felice

Genitore anziano ingestibile come conviverci
11 Ottobre 2024

Quando un genitore anziano, rimasto vedovo o non più totalmente autonomo nella sua quotidianità, si trasferisce a vivere con voi può senza dubbio essere l’inizio di un’esperienza carica di emozioni e sfide

Spesso, la convivenza nasce proprio dalla necessità di garantire assistenza, cura e tranquillità; ma condividere la quotidianità con una persona abituata ai propri spazi, che potrebbe non essere più completamente lucida o non ammettere di aver bisogno di aiuto, può diventare anche complicato. Malattie come la demenza senile o altre condizioni legate all’invecchiamento possono in questo senso contribuire a rendere il genitore nervoso, confusionario e, a tratti, irascibile. 

Insomma, avere a che fare con un genitore anziano ingestibile richiede attenzione, pazienza ma soprattutto i giusti consigli. Infatti, con la giusta comprensione e alcuni accorgimenti, è possibile migliorare la propria situazione e creare un ambiente sereno per tutti. Ed è proprio di consapevolezza e modalità di approccio empatiche quello di cui parleremo in questo articolo, con l’obiettivo di risolvere queste difficoltà e trovare per voi soluzioni pratiche e funzionali

Genitore anziano ingestibile: quali possono essere le cause?

I cambiamenti nel comportamento di un genitore anziano possono derivare da diverse cause, tutte legate all’invecchiamento. Uno dei motivi più comuni è il progressivo declino cognitivo, che può manifestarsi sotto forma di demenza senile o Alzheimer. Queste malattie non solo danneggiano la memoria, ma portano anche a cambiamenti di personalità, con manifestazioni di confusione e irritabilità. Anche le patologie fisiche, come problemi cardiovascolari o dolori cronici, influiscono sul loro umore, rendendoli più inclini alla frustrazione e alla rabbia. In aggiunta, fattori “incontrollabili” come l’isolamento sociale e la perdita di un coniuge possono scatenare sentimenti di solitudine e abbandono, peggiorando ulteriormente il loro stato mentale ed emotivo.

Un altro fattore da considerare è la difficoltà che molti anziani incontrano nell’accettare di non essere più completamente autonomi. Per una persona che ha vissuto una vita indipendente, l’idea di dover dipendere dagli altri può essere molto frustrante. Questo senso di perdita di controllo può trasformarsi in atteggiamenti ostili o rifiuti verso l’aiuto offerto, creando tensioni in casa.

Molte sono quindi le cause che contribuiscono a “trasformare” il nostro papà o la nostra mamma in un genitore anziano ingestibile, a tratti quasi irriconoscibile. Metterci in gioco, come vedremo tra poco, è quindi un nostro dovere.

Un’eterna riconoscenza: quali sono i doveri di un figlio verso un genitore anziano?

Essere consapevoli dei doveri che si hanno nei confronti di un genitore anziano è secondo il nostro giudizio essenziale, sia dal punto di vista legale che morale. La Legge Italiana prevede già di per sé l’obbligo di assistenza per i genitori in stato di necessità, ma al di là degli aspetti legali, c’è un impegno che va oltre, legato all’amore e alla riconoscenza che sentiamo verso chi ci ha cresciuti. Prendersi cura di un genitore non è solo un atto di dovere, ma un’opportunità per restituire l’affetto e le cure ricevute nel corso della nostra vita.

Chiaramente a volte può sembrare una responsabilità gravosa, specialmente quando si affrontano giornate difficili o comportamenti ingestibili. Coltivare empatia e compassione è la chiave per affrontare queste sfide con il cuore aperto, comprendendo che il loro comportamento, per quanto difficile, è spesso un riflesso della loro vulnerabilità e non un attacco personale.

Come gestire la rabbia negli anziani aggressivi?

Abbiamo visto quali sono le cause che portano a trasformare un nostro caro in un genitore anziano ingestibile, ma soprattutto quali sono i nostri doveri nei loro confronti. Tuttavia, concretamente, come gestire la rabbia negli anziani aggressivi? Quando un genitore anziano manifesta rabbia o aggressività, è essenziale mantenere la calma e rispondere con empatia. Anche se può essere frustrante e doloroso, la rabbia negli anziani è spesso una reazione alla paura o all’impotenza che provano di fronte ai cambiamenti fisici e mentali. Piuttosto che reagire a tono, è quindi importante cercare di comprendere l’origine del loro malessere.

Un approccio utile è quello di convalidare i loro sentimenti, facendoli sentire ascoltati e rispettati. Per esempio, evitare di imporre soluzioni immediate, ma offrire supporto con tranquillità e pazienza, può ridurre il livello di tensione. Le parole gentili e un tono di voce pacato fanno una grande differenza in questi momenti. 

Se la rabbia è invece legata a situazioni specifiche, cercate di capire se ci sono delle fonti di stress che possono essere eliminate o ridotte. Senza sottovalutare il fatto che, a volte, fare delle piccole modifiche alla routine o all’ambiente domestico può migliorare notevolmente il loro benessere emotivo.

Quali attività ricreative proporre per gli anziani nervosi?

Oltre al potere della parola, c’è indubbiamente anche quello del tempo da trascorrere insieme. È infatti altrettanto importante prevenire queste situazioni proponendo momenti di condivisione e attività ricreative che aiutino a distendere gli animi e creare serenità. Coinvolgere un genitore anziano in attività piacevoli e stimolanti non solo aiuta a ridurre la tensione, ma è anche un modo per rafforzare il legame e lavorare sulla comunicazione.

Ecco allora che attività come giocare a carte, risolvere puzzle, o fare passeggiate all’aperto possono determinare un impatto positivo sull’umore, aiutando a distrarli dai pensieri negativi. La musica è un’altra risorsa straordinaria: ascoltare canzoni che suscitano ricordi positivi o cantare insieme può portare serenità e far riaffiorare momenti felici del passato. Il giardinaggio, anche solo prendendosi cura di una piccola pianta, genera invece un “senso di scopo” funzionale a calmare la mente. Infine, il coinvolgimento in attività artistiche come la pittura o la lettura può stimolare la creatività e offrire una via di espressione emotiva, spesso più efficace delle parole.

A nostro avviso incoraggiare il vostro genitore a partecipare a queste attività non solo aiuterà a ridurre lo stress e la rabbia, ma contribuirà anche a mantenere la loro mente attiva e impegnata, prevenendo il rischio di isolamento e depressione. Con il giusto mix di empatia e consigli mirati, ne siamo certi, sarà possibile rendere la convivenza con loro più serena e appagante.

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