Ci passiamo tutti, prima o poi. Ad ogni esame del sangue uno dei primi valori che guardiamo con preoccupazione è quello della glicemia. Ma cos’è la glicemia? Per glicemia si intende il valore della concentrazione del glucosio nel nostro sangue.
Va subito detto che il glucosio, insomma lo zucchero, non è una cosa nociva di per sé per il nostro corpo, anzi. Il problema è quando questa concentrazione supera il livello utili e buoni per il nostro corpo.
È a quel punto che si entra nella fascia delle glicemia alta che può avere problematiche importanti sulla nostra salute.
Glicemia alta cos’è
Tutto dipende quindi da un valore. In soggetti sani, che hanno una vita regolare e un’alimentazione corretta, generalmente nell’arco della giornata i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl.
A digiuno, i valori glicemici possono variare dai 70 ai 110 mg/dl; tra 100 e 125 mg/dl si tratta di condizione di alterata glicemia a digiuno (IFG), una condizione che dovrebbe invitare il paziente a porre maggior attenzione al suo stile di vita.
Valori di glicemia uguali o superiori a 126 mg/dl sono da considerarsi probabili sintomi di diabete.
Glicemia alta negli anziani
«La glicemia alta è particolarmente preoccupante negli anziani – come spiega la Dottoressa Sara Quartucci, nutrizionista, farmacista e personal trainer – perché è l’anticamera di quello che potrebbe essere un problema ancora più grave, cioè il diabete di tipo 2.
Si rischia quindi di creare una situazione cronica tale per cui i livelli di insulina non rendono più possibile metabolizzare a dovere il glucosio».
In più questo porta ad aumentare le possibilità di avere un peso corporeo superiore all’ideale fino all’obesità, con tutto quello che ne consegue a livello di malattie cardiovascolari a cominciare dall’ipertensione.
Sintomi glicemia alta anziani
Non ci sono differenze per quanto riguarda l’età in quelli che sono i sintomi della glicemia. Che si sia giovani o anziani le avvisaglie sono sempre le stesse. «Uno dei principali allarmi che dovrebbero portarci a pensare di avere una glicemia elevata è la stanchezza. Ma anche i cambi di umore ed una certa irritabilità sono specchio di questo».
A questi si può aggiungere la cosiddetta polidipsia, cioè il bisogno di bere spesso con la sensazione di avere le labbra e la bocca secca.
Si tratta però di sintomi legati anche ad altro malattie e patologie che difficilmente vengono così attribuite al livello di zucchero nel sangue.
Glicemia alta cause
Al momento non esistono studi che confermino predisposizioni genetiche o elementi di familiarità legato alla glicemia alta per quello che riguarda il diabete di tipo 2.
«Alla fine – prosegue la Dottoressa Quartucci – tutto è legato semplicemente a due fattori: l’alimentazione e lo stile di vita, quello che mangiamo e quanto ci muoviamo. Per quanto riguarda il diabete di tipo 1 invece ci sono dei pattern genetici che dimostrano una maggiore difficoltà alla gestione ed assimilazione dei carboidrati fin dalla nascita»
Glicemia alta cosa fare
La prima e principale cosa da fare contro la glicemia è il controllo, la prevenzione, con un semplice esame del sangue. «Senza una problematica evidente il classico prelievo annuale è più che sufficiente, magari inserendo controlli su emoglobine specifiche è più che sufficiente.
Per chi invece è sovrappeso e manifesta sintomi della glicemia alta allora forse è consigliato effettuare l’analisi ogni tre mesi. Per il resto si tratta sempre di curare la propria alimentazione, il proprio peso e ricordarsi di fare attività fisica. Senza mai esagerare. Sull’alimentazione ad esempio rinunciare è sbagliato.
In generale bisogna cercare di avere un’alimentazione equilibrata e corretta tra proteine, carboidrati, zuccheri. Serve il giusto mix che alla fine poi deve sempre essere personalizzato con il proprio corpo.
Lo stesso dicasi sul movimento. Anche in questo caso, soprattutto per gli anziani, fare sforzi eccessivi o troppo prolungati addirittura ogni giorno diventa controproducente»
Redazione Peranziani.it