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Da anni si susseguono studi secondo cui il caffè potrebbe essere un’ottima arma contro il Morbo di Parkinson. Più precisamente si pensa che la caffeina possa agire sui geni che mutando sviluppano il Parkinson formando una sorta di mantello protettivo.
Ad esempio, una ricerca, pubblicata pochi mesi fa sulla rivista Neurology e condotta dal Massachusetts General Hospital su persone portatrici di una mutazione del gene LRRK2, che aumenta il rischio di malattia, come ha spiegato la sua autrice Grace Crotty “è promettente e incoraggia la ricerca futura che esplora la caffeina e le terapie correlate a questa per ridurre la possibilità che le persone con la mutazione genetica sviluppino il Parkinson”.
Alimentazione e Riduzione del Rischio di Parkinson
Una tesi analoga a quella di un altro studio basato sulle correlazioni esistenti tra alimentazione e Parkinson pubblicato su un’importante rivista di medicina americana, «Nutrients».
Questo studio ha preso in considerazione i casi di malattie sviluppatesi dopo il 2000 andando a cercare quali fattori ambientali, genetici ma appunto anche alimentari potessero legarsi con maggiore frequenza al morbo.
Dall’analisi è emerso come, principalmente sugli uomini, un consumo regolare di caffè possa ridurre in maniera significativa l’insorgenza della malattia.
Combinazione di Caffeina ed EHT: Nuove Frontiere nella Ricerca
Ma altri scienziati sono andato oltre al semplice apporto della caffeina; i ricercatori della Rutgers University hanno infatti deciso di combinare la caffeina, ritenuta un ottimo agente protettivo per il cervello dell’uomo, un’altra sostanza, una molecola contenuta dai chicchi del caffè.
Qui è stato individuato un acido grasso derivato da un neurotrasmettitore della serotonina, chiamato EHT. Questo, combinato con la caffeina è stato studiato su alcuni topi ed è stato dimostrato che le due sostanze hanno protetto in maniera totale il cervello dei roditori.
Al momento la sperimentazione sta muovendo i suoi primi passi anche verso l’uomo. La maggiore difficoltà è che l’EHT si trova presente in quantità e percentuale differente a seconda della varietà del caffè.
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