Lesioni cutanee possono presentarsi sia prima sia dopo la comparsa degli altri sintomi e possono comparire anche sugli asintomatici
Tra i diversi sintomi con cui il Covid 19 può dar segno di sé, vi sono anche delle lesioni sulla pelle. Dalle ricerche finora effettuate, però, non sono emerse manifestazioni cutanee che possano considerarsi specifiche dell’infezione del virus Sars-Cov-2. I sintomi cutanei più comuni sono eruzioni morbilliformi, orticaria, eruzioni vescicolari, lesioni alle estremità degli arti come cianosi o ulcerazioni, in particolare alle dita dei piedi. Non è al momento chiara l’incidenza e il valore prognostico delle lesioni, anche perché molte di esse possono essere provocate dagli stessi farmaci utilizzati nella cura del Covid, o da patologie concomitanti. Una conclusione, però, sembra emergere: nei casi di manifestazioni cutanee meno gravi il paziente può essere positivo asintomatico, mentre nelle forme cutanee più serie si può avere un quadro generale respiratorio più compromesso, questo perché il Covid 19 causa un’infiammazione dei piccoli vasi sanguigni (vasculopatia) sia a livello cutaneo che di altri organi, come i polmoni.
Dagli studi portati avanti fino a oggi si è infatti osservato che le lesioni della pelle possono presentarsi sia prima sia dopo gli altri sintomi caratteristici del Covid 19 (febbre, tosse, perdita dei sensi del gusto e dell’olfatto eccetera) e possono comparire in concomitanza con questi ultimi o rappresentare l’unico segno dell’infezione (nelle persone asintomatiche). Inoltre, la loro durata può essere limitata a un paio di giorni oppure prolungarsi anche per settimane. E non è tutto, perché i segni sulla pelle conseguenti all’infezione da Sars-Cov-2, che sono simili a quelli che si associano ad altre malattie provocate da virus, possono essere diffusi in ogni area del corpo oppure localizzati in specifiche parti di esso. Insomma, di certezze non ve ne sono ancora. Tanto più che l’utilizzo prolungato di mascherine e guanti, così come il lavaggio frequente delle mani con detergenti più o meno aggressivi, può anch’esso modificare l’aspetto della cute. Non per questo, però, in attesa di ulteriori indagini da parte dei ricercatori, bisogna trascurare la comparsa di segni sulla pelle, anche in ottica Covid 19.
«Segni cutanei da Covid 19 possono presentarsi in persone di qualsiasi età», sottolinea la dottoressa Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia e consulente del laboratorio HMAP di Giuliani. Per esempio, soprattutto nei giovani che hanno contratto l’infezione possono manifestarsi geloni, specialmente alle dita dei piedi, che tendono a diventare violacee e fredde a causa di un ridotto afflusso di sangue (acrocianosi); a proposito di questo sintomo, è stata coniata l’espressione “geloni da Covid”. «Il virus Sars-Cov-2 si posiziona prevalentemente attorno ai capillari di piccolo diametro, proprio come quelli presenti nelle dita dei piedi e delle mani», osserva la dottoressa Sorbellini.
Altro sintomo dermatologico che può comparire a causa del nuovo Coronavirus è l’orticaria, che in genere si risolve nell’arco di una settimana circa. Un po’ più specifica dell’infezione da Covid 19 è la presenza di vescicole, che spesso causano prurito. Queste eruzioni cutanee compaiono principalmente sul tronco di persone di mezza età positive al virus. In quasi la metà dei casi più seri di Covid 19 si manifestano invece rush cutanei contraddistinti da macule (macchie piatte del diametro di circa un centimetro) e papule (lesioni in rilievo inferiori al centimetro di diametro). Frequente soprattutto negli anziani colpiti da tale malattia è infine l’infiammazione dei vasi sanguigni, ossia la vasculite, che può causare anche gonfiori.
«Siccome molti di questi sintomi dermatologici possono presentarsi anche per le “normali” influenze o associarsi ad altre malattie, la loro presenza non deve allarmare. È però importante, quando compaiono, rivolgersi al medico, che valuterà le condizioni generali e, se lo ritiene necessario, prescriverà i dovuti accertamenti. Al momento, l’unico elemento dirimente che distingue il Covid 19 dalle altre forme influenzali è la perdita del gusto e dell’olfatto», conclude la dottoressa Sorbellini.
Redazione Peranziani.it