L’incontinenza è uno dei problemi più frequenti negli anziani, legato a cause diverse e purtroppo con conseguenze molto pesanti sulla vita quotidiana di chi ne soffre. L’anziano incontinente infatti tende ad isolarsi e a limitare la sua vita sociale, per la vergogna.
Abbiamo analizzato qui le cause dell’incontinenza, pochi però sanno che una sana e corretta alimentazione può essere un ottimo rimedio per cercare almeno di limitare il problema.
Alcuni studi hanno dimostrato che le donne che soffrono di incontinenza hanno spesso una percentuale di grassi saturi nel corpo molto elevata. Negli uomini sembra invece più rilevante un’alta percentuale di sodio (il sale). In più va aggiunto il rapporto con il diabete, una delle cause dell’incontinenza.
Quindi fare qualcosa con l’alimentazione contro l’incontinenza si può e si deve. Ecco quali alimenti consumare di più e quali evitare del tutto o ridurre:
Incontinenza: cosa bere e mangiare
Tra i cibi consigliati ci sono frutta e verdura, più volte al giorno, preferibilmente di stagione. meglio se in una delle nostre dosi quotidiane ci sia una verdura a foglia verde (spinaci, insalata, coste bietole).
Non ci sono limitazioni per quanto riguarda la cottura delle verdure a parte il fritto che va evitato. Ma la cosa migliore è sempre il consumo a crudo che evita l’utilizzo di condimenti grassi e accelera l’assorbimento delle sostanze nutritive naturali.
Inclusi nel discorso “verdure” ci sono i legumi e la soia.
particolarmente indicato è il pomodoro, soprattutto negli uomini, per via delle sue capacità anti ossidanti e anticancerogene, soprattutto per quanto riguarda il tumore alla prostata.
Tra la frutta da scegliere e consumare con molta frequenza c’è anche l’anguria che contiene arginina, aminoacido che agisce sull’apparato genitale maschile, e grazie alla sua grande percentuale di acqua, stimola la diuresi e mantiene gli anziani idratati.
Questo apre un discorso importante, riguardante le funzioni fisiologiche urinarie. Spesso l’anziano incontinente tende a non bere sperando così di ridurre il bisogno di andare in bagno. In realtà questo limitarsi e non idratarsi può portare all’esatto opposto. Quando non si assumono abbastanza liquidi parte un processo di disidratazione; uno degli effetti è l’iperconcentrazione delle urine che non solo crea un ambiente perfetto per l’insorgere di infezioni batteriche, ma causa anche una aumento della frequenza dello stimolo.
Idratarsi quindi fa bene ma dev’essere fatto in maniera intelligente. Serve un litro e mezzo di acqua al giorno ma senza ricorrere ai bicchierino. meglio, molto meglio tanti piccoli sorsi per tutto l’arco della giornata.
Ottima cosa è alternare acqua ad altre bevande: tra queste è consigliato il the verde, come dimostrato da alcuni studi scientifici secondo cui chi assume 2-3 tazze di the verde al giorno vedere ridurre in maniera drastica l’incontinenza, soprattutto femminile, grazie all’alta percentuale di polifenoli.
Altro alimento con proprietà benefiche verso la prostata, ma un po’ più sofisticato” sono le ostriche, che contengono anche dosi massicce di zinco.
Cibi e bevande da evitare
In tema di bevande bisogna fare molta attenzione al caffè o anche il the normale: la caffeina presente in queste due bevande è infatti in grado di infiammare la prostata. Certamente una, massimo due tazzine al giorno non creano grossi problemi ma sarebbe meglio evitare di andare oltre.
Ma non ci sono solo bevande tra gli alimenti che contengono caffeina. Anche il cioccolato ne è molto ricco e quindi la tanto amata tavoletta andrebbe evitata. nel caso meglio privilegiare quello fondente rispetto a quello al latte, molto più ricco di grassi.
Da evitare ci sono anche le bevande alcoliche che nel loro complesso creano disidratazione; nocivi sono anche si succhi acidi, quindi spremute o succhi di limone che la loro acidità infiammano facilmente l’uretra.
Per quanto riguarda i cibi bisogna fare molta attenzione a tutto ciò che è ricco di grassi e zuccheri. Attenzione quindi ai dolci, alle salse, alla frutta secca in quantità eccessive. Attenzione anche a come si cucinano o condiscono le varie pietanze. Ridurre, anzi, eliminare il sale se possibile e limitarsi nell’uso dei condimenti. Tra questi preferito l’olio rispetto al burro.
In ultimo poi attenti ai cibi speziali e soprattutto piccanti. Pepe, peperoncino, spezie asiatiche creano infiammazioni pericolose.
Redazione Peranziani.it