Se ne sente molto parlare, a volte in modo improprio, ma la terminologia “liquido nei polmoni” rappresenta concretamente un modo di descrivere in modo semplificato una condizione medica che può davvero essere complessa. Il liquido nei polmoni o edema polmonare, infatti, non è causato direttamente dalla formazione di acqua nei polmoni come si è portati a pensare, ma dalla presenza di liquido, principalmente plasma sanguigno, che può contenere anche acqua. L’accumulo di questo nei polmoni può causare difficoltà respiratorie, mancanza di respiro, tosse, respiro affannoso e talvolta può portare a insufficienza respiratoria: una condizione grave che richiede cure mediche immediate e quindi consapevolezza.
L’identificazione della causa specifica dell’edema polmonare è infatti importante per determinare il trattamento adeguato, tanto che in molti casi è necessario un esame medico approfondito e una valutazione da parte di un professionista sanitario per determinare la causa sottostante e stabilire così un piano di trattamento appropriato. Scopriamo insieme perché!
Perché si forma acqua nei polmoni?
Come detto, l’espressione “acqua nei polmoni” viene spesso utilizzata in modo colloquiale per riferirsi a una condizione medica chiamata edema polmonare. L’edema polmonare non è però causato direttamente dalla formazione di acqua nei polmoni, ma dal riempimento di liquido plasma sanguigno, che può contenere anche acqua. L’edema polmonare può essere causato da diverse condizioni sottostanti, tra cui insufficienza cardiaca congestizia, danni polmonari, sindrome da distress respiratorio acuto, polmonite grave, esposizione a tossine o inalazione di liquidi. In generale, il liquido si accumula nei tessuti polmonari quando il sistema di drenaggio del corpo non è in grado di rimuoverlo correttamente o quando si verifica un aumento della pressione all’interno dei vasi sanguigni polmonari.
Liquido nei polmoni cause principali
Quali sono le cause principali del liquido polmoni negli anziani? Sostanzialmente l’edema polmonare si verifica quando il liquido si accumula nei tessuti polmonari anziché essere adeguatamente drenato o riassorbito. Questo può essere causato da diverse condizioni sottostanti. In questa condizione, di fatto, il cuore non pompa efficacemente il sangue verso il resto del corpo, causando un accumulo di sangue e un aumento della pressione all’interno dei vasi sanguigni polmonari. L’aumento della pressione fa sì che il liquido fuoriesca dai vasi sanguigni e si accumuli nei tessuti polmonari.
Quali sono i sintomi del liquido nei polmoni?
La presenza di liquido nei polmoni può manifestarsi attraverso una serie di sintomi che possono variare in base alla causa sottostante e alla gravità della condizione. Il più diffuso è senza dubbio la mancanza di respiro o la sensazione di affanno a causa della assenza di aria. La dispnea può inoltre essere più evidente durante l’attività fisica o quando si è sdraiati. Anche la tosse rappresenta un chiaro segnale. Può essere secca o produttiva, con la produzione di catarro o schiuma, a causa della presenza di fluido nei polmoni. Qualcuno potrebbe anche soffrire di respiro sibilante, cioè suoni simili a un fischio, a causa del restringimento delle vie respiratorie o dell’accumulo di liquido. Infine, non è da trascurare nemmeno quel fastidioso senso di oppressione toracica, vale a dire una sensazione di pesantezza o oppressione al petto. È comunque importante evidenziare come tutti questi sintomi possono sempre variare a seconda della causa sottostante e della gravità dell’edema polmonare.
Che cos’è la pleurite e perché si lega al liquido nei polmoni?
La pleurite e l’accumulo di liquido nei polmoni sono due condizioni separate che possono essere correlate in alcuni casi. La pleurite è un’infiammazione della pleura, che è il tessuto sottile che riveste i polmoni e la parete interna del torace. Questa infiammazione può causare dolore toracico acuto e può essere associata a una sensazione di attrito o di sfregamento durante la respirazione. Se l’edema polmonare è grave o prolungato, può verificarsi un’interazione tra l’edema polmonare e la pleura stessa, portando all’accumulo di liquido anche nella cavità pleurica, causando quindi un’effusione pleurica. Quindi, in alcuni casi, l’edema polmonare può indirettamente contribuire alla formazione di liquido nella pleura.
Liquido nei polmoni anziani cura
Come si cura il liquido nei polmoni? Il percorso di cura per l’edema polmonare dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. In generale, l’obiettivo del trattamento è ridurre l’accumulo di liquido nei polmoni, migliorare la funzione respiratoria e trattare la causa sottostante. La soluzione più diffusa è quella dei diuretici, cioè i farmaci che aumentano la produzione di urina, che possono essere prescritti per ridurre il volume di liquido nel corpo e favorire la sua escrezione attraverso le urine. A seconda della causa sottostante dell’edema polmonare, possono inoltre essere prescritti farmaci specifici. Ad esempio, se l’edema polmonare è causato da insufficienza cardiaca, ve ne sono alcuni per migliorare la funzione cardiaca, come i beta-bloccanti o i vasodilatatori. In alcuni casi può inoltre essere necessario limitare l’assunzione di liquidi e ridurre l’assunzione di sodio nella dieta per prevenire la ritenzione.
Redazione Peranziani.it