L’osteoporosi è una malattia dell’apparato scheletrico reso molto fragile a causa della bassa densità minerale e dal deterioramento di quella che è la struttura del tessuto osseo. Questo provoca una minor resistenza e tenuta del tessuto che peggiora con il passare degli anni e quindi diventa grave negli anziani. Al punto che il rischio di fratture anche per traumi leggeri è esponenzialmente più alto che in un giovane.
In Italia, il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita.
Nel complesso si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.
Osteoporosi sintomi
“L’osteoporosi non ha sintomi molto evidenti – spiega il Prof. Raffaele Antonelli, specialista in geriatria e membro della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (Sigg) – se non alcuni dolori ossei ed articolari improvvisi che si manifestano in maniera del tutto aspecifica ma che però molto spesso vengono confusi con dolori muscolari. La maggior parte dei malati quindi non ha sintomi conducibili all’osteoporosi e se ne accorge solo dopo una frattura, causata magari da una banale caduta. Bisogna quindi fare prevenzione in maniera seria e sistematica. Soprattutto per le donne dopo la menopausa alle quali consiglio una lastra ed una mineralometria. Per gli uomini invece sono a rischio chi soffre in maniera cronica di bronchite o chi è affetto da ipogonadismo ma anche, per la loro alimentazione particolare, i celiaci e le persone con una carenza di vitamina D. Non dimentichiamo poi quelle che fanno una scarsa attività fisica”.
Osteoporosi cause ed ereditarietà
Si crede che l’osteoporosi sia una malattia ereditaria, cioè che si trasmetta per via genetica. “In realtà – ammette il Prof. Antonelli – questa è una teoria poco supportata da evidenze medico-scientifiche. Preferirei parlare di trasmissione di fattori di rischio, come il fumo ed una alimentazione poco equilibrata. Il primo è il vero problema. Nelle donne che sono in menopausa la sigaretta è la principale causa di osteoporosi. Sono dannose anche alcune diete davvero assurde che attualmente si fanno per ridurre il colesterolo ma che portano ad un calo della vitamina D, elemento fondamentale per la buona salute delle nostre ossa”.
I casi di osteoporosi poi sono in forte aumento anche per via del nostro stile di vita sempre più sedentario.
Osteoporosi diagnosi
La misurazione della massa ossea è un test importante di salute ossea che permette di:
- identificare se si è affetti da osteoporosi
- determinare il rischio di frattura
- misurare la risposta al trattamento della condizione
- rilevare una bassa densità ossea, prima che si verifichi una frattura
- determinare la velocità di perdita ossea e monitorare gli effetti del trattamento
Osteoporosi cura
Sono possibili trattamenti e cure per l’osteoporosi:
- attenzione alla dieta
- pratica regolare di attività fisica
- porre particolare attenzione nei movimenti per provare a prevenire le cadute
Osteoporosi: cosa fare
“Sono tante le cose che possiamo fare nella nostra vita quotidiana contro l’osteoporosi – racconta ancora il Prof. Antonelli – e sono anche molto semplici. Primo tra tutti dell’attività fisica, soprattutto all’inizio con l’ausilio di un esperto ad esempio di un personal trainer. Scegliere un’alimentazione equilibrata, senza rinunce drastiche. L’importante è ci sia un corretto livello di vitamina D; se questa fosse carente va integrata con cibi particolari o semplici pastiglie. Il latte è un ottimo alimento contro l’osteoporosi a patto che non si scelga quello scremato che scatena dei picchi glicemici dannosi. E poi, ripetiamo, la prevenzione. Soprattutto per le donne una volta raggiunta la menopausa fare dei controlli per evitare rischi di osteopenia; controlli che hanno una validità di 3-4 anni”.
Cosa non fare
“Questo è molto semplice – conclude il Prof. Antinelli – non fumare. Poi fare sempre riferimento ad uno specialista ed al medico curante anche per valutare la lista dei vari farmaci cha prendiamo per patologie diverse e che, magari, combinati tra loro, sono dannosi per le nostre ossa”.
Redazione Peranziani.it