Retta RSA invalido 100% | Peranziani.it

3 Agosto 2023

Un tema spesso controverso, che richiede un approfondimento attento e preciso: come funziona e chi paga la retta RSA invalido 100%? Nessun problema, in vostro soccorso arriviamo noi di Peranziani.it. Se infatti siete alla ricerca di informazioni esaustive sulla retta RSA per anziani invalidi al 100% in Italia, questo articolo è quello che fa al caso vostro, in quanto approfondiremo tutto ciò che dovete sapere riguardo alle agevolazioni economiche destinate a coloro che si trovano in condizioni di invalidità al massimo grado.

Quindi cosa significa esattamente essere un beneficiario della retta RSA con un grado di invalidità al 100%, quali requisiti devono essere soddisfatti per accedere a questo tipo di supporto, ma soprattutto come funziona il processo di richiesta e quali sono gli importi previsti? Risponderemo a tutte queste domande e forniremo informazioni utili per coloro che desiderano comprendere appieno i dettagli e i benefici associati a questa particolare forma di assistenza.

Retta RSA invalido 100% chi la deve pagare?

Uno degli aspetti su cui maggiormente si dibatte è chi paga la degenza in una RSA? Come abbiamo avuto già modo di raccontarvi negli scorsi mesi, la retta per il ricovero è sempre composta da due quote differenti. La prima voce è la quota “sanitaria”, vale a dire ciò che identifica le spese per le cure somministrate all’ospite. Nello specifico questa è interamente destinata al Servizio Sanitario Nazionale. La seconda, invece, è la quota “alberghiera”, ovvero tutti i servizi finalizzati alla permanenza dell’anziano nella struttura come la camera, la pulizia etc etc. La quota alberghiera è invece generalmente è a carico del paziente o della sua famiglia. Tuttavia, differentemente da quanto si crede, anche la quota alberghiera può essere incentivata da parti terze. Per farlo occorre rivolgersi ad un CAF per elaborare l’ISEE socio-sanitario dell’ospite, che andrà a definire la percentuale di pagamento della retta e le persone deputate a farlo. Per questo motivo quando ci si trova di fronte ad una invalidità 100% certificata, il ricovero in RSA è totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Se la prestazione di carattere assistenziale, come l’ospitalità, viene infatti erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il Comune non può quindi chiedere il pagamento delle rette ai familiari della persona non autosufficiente.

Costo casa di cura per i malati di Alzheimer?

Diverso è il discorso in merito al costo della casa di cura per i malati di Alzheimer. Il costo di una casa di cura per malati Alzheimer può infatti variare, ed oscillare in base alle necessità dell’ospite, ma anche alle disposizioni Regionali. Ne avevamo già parlato qui, quando vi avevamo raccontato come funzionasse la definizione della retta per coloro che soffrono di questa patologia. Sostanzialmente in alcuni casi il ricovero per i malati di Alzheimer può essere gratuito. Coloro che infatti sono affetti da Alzheimer, in condizioni che lo rendono non più autosufficienti, hanno modo di non pagare interamente la retta. Un caso che è possibile considerare solo per le case di cura convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), mentre in caso di struttura privata, l’intera retta sarà posta a carico del fruitore del servizio. Nei casi di ricovero presso RSA o strutture analoghe, il SSN è quindi tenuto a versare la quota sanitaria, che non può essere inferiore al 50% della retta totale; ne consegue che il soggetto non autosufficiente, con età superiore ai 65 anni e con handicap grave, deve obbligatoriamente contribuire, sulla base delle sue “personali” condizioni economiche. Per questo il restante 50% è a carico del paziente in compartecipazione con il Comune di residenza. I Comuni sono, infatti, tenuti a contribuire alla retta RSA qualora l’anziano non autosufficiente abbia un reddito al di sotto di una determinata soglia (determinata con regolamento comunale) accertabile, come detto, mediante ISEE socio sanitario residenziale.

Chi ha diritto a non pagare la RSA?

Come abbiamo avuto modo di vedere, i costi del ricovero in RSA sono totalmente a carico del SSN quando il ricovero in struttura riguarda esclusivamente un paziente non autosufficiente grave, e costituisce l’unica possibilità di percorso di cura riabilitativo, e quindi non semplicemente un’alternativa all’assistenza familiare. Questo vale ovviamente anche se durante il ricovero l’anziano riceve prestazioni di natura assistenziale o alberghiera, tenendo a mente anche il discorso della distinzione tra struttura pubblica e privata. Quanto detto finora non si riferisce infatti esclusivamente alle prestazioni socio-sanitarie erogate dalle strutture pubbliche. Questo significa che anche le RSA private convenzionate con in SSN operano esattamente come se fossero pubbliche e sono tenute ad osservare le medesime leggi e regolamenti che valgono per la Pubblica Amministrazione.