Debolezza, stanchezza con il passare degli anni ognuno di noi va incontro a naturali processi biologici che riguardano più o meno tutto il corpo. Muscoli compresi. È quindi del tutto normale sentirsi meno forti, meno attivi, meno tonici. Fino ad un certo punto questa limitazione è del tutto normale e giustificabile. Ma se diventa più violenta e acuta crea uno stato di limitazione anche della propria esistenza da diventare complicato. Questa è la sarcopenia.
Sarcopenia definizione
Per sarcopenia si intende appunto la riduzione della massa muscolare. Un processo naturale che più o meno comincia attorno ai 50 anni, ma è dopo i 60 che fa sentire in maniera più decisa i suoi effetti.
«Il problema – spiega la dottoressa Beatrice Casoni, medico chirurgo e psichiatra presso Neurocare – è quando, soprattutto sopra i 65 anni, questo processo diventa più marcato.
Di positivo c’è che è una condizione reversibile, magari non al 100%, ma si può intervenire in maniera efficace quantomeno per frenare il più possibile questo percorso». La medicina generale indica come la sarcopenia riesca a ridurre la massa muscolare tra il 3% e l’8% ogni 10 anni.
Sarcopenia nell’anziano
Un po’ per le limitazioni nei movimenti e quel senso di pesante stanchezza che può comportare dapprima una tendenza all’isolamento fino ad arrivare ad una sorta di depressione. Poi va detto che la sarcopenia negli anziani diventa specchio di altre malattie. Ad esempio: i diabetici hanno grossi problemi di sarcopenia, molto più gravi rispetto ad un anziano sano»
Sarcopenia sintomi
Il primo chiaro sintomo di sarcopenia è di fatto visivo. Si nota infatti una perdita della massa muscolare ed una riduzione di peso, non violenta come nella cachessia.
Ma ci sono altre spie. La prima è un sempre maggiore senso di stanchezza, al punto che solo fare una semplice rampa di scale diventa faticoso.
Questo comporta anche una maggiore instabilità nel muoversi (con il rischio di pericolose cadute) ed un rallentamento generale nella camminata.
Sarcopenia cause
Dal punto di vista chimico la sarcopenia è legata a tre fattori. Il primo un calo del testosterone, l’ormone della crescita, che appunto manda al corpo i segnali per la produzione e l’aumento della massa muscolare. con la sua riduzione si riducono anche i «messaggi» e di conseguenza il muscolo regredisce.
Ci sono poi studi che hanno evidenziato l’aumento di proteine ossidate che limitano la crescita muscolare. In ultimo si parla di riduzione di cellule specifiche del muscolo, denominate «cellule satellite» fondamentali per lo sviluppo ed il movimento e che andrebbero a ridursi con il passare degli anni.
Come si combatte la sarcopenia
Abbiamo detto che la sarcopenia è di per sé un processo naturale, ma abbiamo anche detto che sia un processo reversibile, o quantomeno limitabile.
«Si può fare qualcosa, ogni giorno – commenta la dottoressa Casoni – intervenendo sull’alimentazione e combattendo la sedentarietà». Insomma, l’attività fisica ed un’alimentazione più attenta alle proteine sono interventi da questo punto di vista molto efficaci
Cosa mangiare per non perdere massa muscolare
«Fondamentale – chiude la dott. ssa Casoni – che ci si trovi sempre all’interno di un’alimentazione equilibrata.
Ovvio, va aumentata la quota di proteine “buone“, soprattutto legumi e carne bianca, senza esagerare soprattutto per i diabetici; ma sono molto utili anche gli integratori, di ultima generazione e che tanto vengono usati».
Come aumentare la massa muscolare anziani
Il movimento è davvero fondamentale, ma senza esagerare. Lo sforzo infatti va sempre stabilito a seconda del soggetto. Lo sforzo fisico infatti interessa anche l’apparato cardiocircolatorio.
Bisogna quindi affidarsi ad esperti che sapranno indicarci quali sforzi fare. Una camminata al giorno già basta e anche le ginnastiche dolci, compreso yoga e pilates, sono molto utili in questo senso.
Redazione Peranziani.it