La sciatalgia è, molto semplicemente, l’infiammazione del nervo sciatico. Una patologia di cui soffrono ogni anno decine di migliaia di persone in Italia, soprattutto sopra i 50 anni. Gli anziani quindi sono una delle fasce d’età maggiormente esposte a questa problematica; questo perché tendono ad assumere posture sbagliate, a ridurre l’attività fisica e inoltre hanno una colonna vertebrale soggetta a piccoli mutamenti di forma e posizione che possono portare ad ernie del disco (una delle principali cause della sciatalgia).
Sembra paradossale ma il principale problema per chi soffre di sciatalgia è molto semplicemente il riconoscerla. Non ci sono infatti sintomi particolari, tranne uno: il formicolio che può partire dal gluteo e proseguire il suo percorso lungo tutta la gamba fino al tallone.
Sciatalgia, le cause
La principale causa della sciatalgia, o “sciatica”, è la compressione del nervo sciatico. Compressione che può essere di origine discale, legata cioè ad un’ernia dei dischi delle vertebre inferiori che appunto schiaccia il nervo dando quella sensazione diffusa di dolore e formicolio.
Più rari sono i casi di sciatalgia dovuta a discopatia degenerativa lombo-sacrale o stenosi vertebrale.
“Si tratta – ci spiega Matteo Arbizzoni, massofiosioterapista ed osteopata Synlab – CAM Monza – di una patologia molto invalidante, soprattutto negli anziani. Questo perché, anche se il mal di schiena è leggero, riduce in maniera importante la mobilità e quindi la libertà delle persone. Lascia un senso di debolezza, di mancanza di forza, al punto da rendere difficile anche una semplice torsione”.
Cosa fare
“La prima cosa – continua Arbizzoni – è sfiammare. Il modo migliore è farlo recandosi dal medico che ci può prescrivere del cortisone, in assoluto il medicinale più efficace. Poi, durante la fase acuta, bisogna ricorrere al riposo totale cercando la posizione più comoda in assoluto. Una posizione che quindi è assolutamente personale ma che, di solito, si raggiunge stando supini, con le gambe flesse, aiutati da un cuscino o da un asciugamano arrotolato. Passata la fase acuta bisogna riequilibrare la vertebra, cioè la causa dell’infiammazione, e la postura. La sciatalgia infatti è il segnale che la colonna vertebrale non funziona bene. Per fare questo ci sono degli esercizi di ginnastica semplice e di stretching per la schiena e i muscoli flessori delle gambe”. È possibile inoltre combarrere i dolori articolari con l’utilizzo di specifici prodotti dalle proprietà anti infiammatorie.
E’ comunque sempre consigliabile rivolgersi ad uno specialista, un fisiatra o un ortopedico che magari potranno prescrivere l’unico esame che può certificare la presenza della sciatalgia: la risonanza magnetica.
Cosa non fare
“Il primo consiglio – chiude Arbizzoni – è evitare sforzi pesanti che, per gli anziani, possono essere il normale trasportare la borsa della spesa. Vanno evitati anche semplici movimenti bruschi, sia la rotazione del tronco che un banale su e giù con la schiena”.
Il freddo ed il caldo, spesso uno dei primi rimedi “casalinghi”, non hanno alcun effetto sul nervo infiammato.
Redazione Peranziani.it