I soggetti affetti dalla malattia di Alzheimer vivono spesso in uno stato di angoscia ed ansia determinato dalla parziale consapevolezza di sé che ogni malato conserva malgrado la progressiva perdita della capacità di esprimersi associando termini e concetti, la mancanza di senso dell'orientamento, sia da un punto di vista spaziale che temporale, e la graduale disgregazione del proprio senso di identità. La terapia Alzheimer può alleviare questo senso di malessere psichico attraverso l'impiego di rimedi naturali ansia come, ad esempio, l'aromaterapia.
Alcuni oli essenziali in particolare, come il rosmarino, il limone, la lavanda e l'arancio sono particolarmente adatti per la terapia Alzheimer, come dimostra lo studio pubblicato nel 2009 sulla rivista medico-scientifica Psychogeriatrics, il quale ha dimostrato che l'applicazione di oli al rosmarino e al limone la mattina congiunta all'utilizzo di oli alla lavanda e all'arancia nelle ore serali è capace di migliorare il senso dell'orientamento e della consapevolezza di sé.
Gli oli essenziali, infatti, possono giocare un importante ruolo nella terapia Alzheimer poiché, attraverso i ricettori olfattivi, l'ippocampo e l'amigdala, due ghiandole presenti all'interno del cervello tra le principali garanti della salute mentale, ricevono degli stimoli sensoriali responsabili del miglioramento delle funzioni cognitive. Se tali trattamenti vengono accompagnati da massaggi la sensazione di benessere e serenità aumenta diminuendo ulteriormente l'ansia e può generare anche un aumento dell'autostima.
Tuttavia, quando si decide di affiancare le tradizionali cure farmacologiche con una terapia Alzheimer a base di rimedi naturali ansia, quali gli oli essenziali, non si può prescindere dalla consulenza di un medico. Tutti gli oli, infatti, hanno sia effetti benefici che controindicazioni. Gli oli di rosmarino e di lavanda, ad esempio, non sono assolutamente indicati per coloro che soffrono di pressione alta. Inoltre, tutti gli oli vanno necessariamente diluiti in un olio carrier, come quello di jojoba o di mandorle dolci, del quale è bene utilizzare un cucchiaio per ogni due gocce di olio essenziale. Molte di queste sostanze, infatti, risultano essere dermocaustiche oppure urticanti, specie se la pelle viene esposta alle radiazioni solari dopo l'applicazione della lozione originando eritemi e macchie cutanee, diretta conseguenza delle reazioni chimiche alle quali sono soggetti gli oli, in molte circostanze fotosensibili.
Redazione Peranziani.it