Ne siamo sicuri. Con amici o parenti sarete sicuramente finiti su questo argomento, sempre attuale e oggetto di dibattito: la Vitamina D a cosa serve realmente? Parliamo di quel nutriente essenziale che svolge un ruolo cruciale nella salute di tutti, in particolar modo per gli anziani, ma che molto spesso viene sottovalutato.
E proprio in questo articolo ci proponiamo di guidarvi nell’approfondire l’importanza di questa vitamina, chiarire le sue funzioni e illustrare come possa essere integrata efficacemente nella dieta quotidiana dei vostri cari.
Molte volte, infatti, questo nutriente essenziale non viene completamente compreso e assimilato, portando a carenze che possono compromettere seriamente il benessere e la sicurezza degli anziani. Da qui la doverosa esigenza di offrirvi tutte le informazioni necessarie per garantire che i vostri familiari ricevano l’apporto ottimale di questa fondamentale vitamina grazie ad una dieta consapevole e mirata.
Vitamina D anziani e prevenzione: un tema sensibile per il loro benessere
Perché è così importante parlarne? Senza dubbio la vitamina D gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di diverse condizioni patologiche, soprattutto tra gli anziani. Generalmente si crede che sia importante esclusivamente per la salute delle ossa, ma in realtà lo è anche per il sistema immunitario, oltre a rappresentare un alleato silenzioso per la protezione contro certe malattie croniche e il mantenimento della funzionalità muscolare.
Una corretta informazione e consapevolezza tra i caregiver è dunque doverosa, non solo ai fini della conoscenza, anche per poter trasmettere l’importanza di un adeguato apporto di vitamina D proprio ai diretti interessati.
Assicurarsi quindi che i nostri cari ricevano la quantità necessaria di questo nutriente può significare la differenza tra una terza età attiva e sana e una piena di complicazioni e disagi legati a carenze nutrizionali.
Quali sono i sintomi di una carenza di Vitamina D?
Come abbiamo avuto modo di vedere, capire la vitamina D negli anziani a cosa serve è molto importante sia nell’ottica del benessere quotidiano del nostro caro, ma anche per quello che concerne la prevenzione di eventuali problematiche come debolezza e fratture ossee.
E proprio sul tema della prevenzione è bene soffermarsi nuovamente un momento, cercando di evidenziare quali sono i sintomi di una carenza di Vitamina D. Sicuramente questi sono maggiormente visibili di fronte ad evidenze patologiche come rachitismo e osteomalacia, anche se il primo fattore da tenere in considerazione è l’alta frequenza di dolori articolari.
Eventuali fratture ossee in seguito a piccoli traumi possono anch’esse far emergere la mancanza di vitamina D negli anziani, così come l’eccessivo peso raggiunto inconsapevolmente può essere correlato all’assenza del nutriente essenziale in questione.
Senza dimenticare che anche manifestazioni visibili come umore alterato, depressione, e dolori costanti possono rientrare a pieno titolo nei segnali tipici della carenza di vitamina D.
Vitamina D a cosa serve negli anziani?
La vitamina D svolge un ruolo chiave nella tutela della salute e del benessere delle persone anziane. Come è noto, aiuta l’organismo ad assorbire il calcio, che è essenziale per la salute delle ossa e per la prevenzione dell’osteoporosi, una condizione particolarmente comune che conduce a una maggiore fragilità e al rischio di fratture.
Dal punto di vista della salvaguardia del sistema immunitario, la vitamina D offre protezione contro le infezioni, riducendo inoltre potenzialmente il rischio di alcune forme di cancro, come quelli del colon e della mammella.
La ricerca ha anche dimostrato negli anni che una buona dose di vitamina D può influire positivamente su altre aree della salute, prevenendo malattie croniche come il diabete di tipo 2 e alcune condizioni cardiache.
Questi benefici si estendono al miglioramento della funzione muscolare, che è essenziale non solo per la mobilità quotidiana, ma anche per ridurre il fenomeno delle cadute, una delle principali cause di lesioni gravi tra gli anziani.
Come avremo modo di leggere qui sotto, assicurarsi che i nostri cari abbiano sufficiente vitamina D, attraverso l’esposizione al sole, l’alimentazione o gli integratori, è dunque un passo imprescindibile nella cura globale della loro salute.
Come assumere la Vitamina D all’interno dei pasti
State tranquilli, poiché fortunatamente incorporare la vitamina D nella dieta degli anziani può essere più semplice di quanto si pensi. Questa la si trova infatti in modo “naturale” in alcuni alimenti, ma non solo!
Ecco allora che per un’integrazione naturale, alcuni dei migliori alimenti ricchi di vitamina D includono il pesce grasso come salmone e sgombro, l’olio di fegato di merluzzo, il tuorlo d’uovo e alcuni funghi esposti alla luce solare. Per i più golosi, anche molti prodotti lattiero-caseari e alcune bevande vegetali sono impreziositi da essa.
Se quindi dovessimo prevedere un’integrazione efficace lungo tutto l’arco della giornata, questa potrebbe essere una suddivisione “tipo” da tenere in considerazione:
Colazione: optate per cereali o muesli, con dello yogurt magro.
Pranzo e cena: includete sempre una porzione di pesce grasso, gamberi, formaggio o un contorno di funghi.
Merenda: un bicchiere di latte o un frullato può essere un ottimo modo per integrare vitamina D.
Inoltre, non dimenticate di assicurarvi che abbiano un’adeguata esposizione alla luce solare, poiché questa stimola la produzione di vitamina D nella pelle. Un assorbimento “naturale” da impreziosire con alcuni integratori consigliati possibilmente da uno specialista.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione