In molti contesti familiari sempre più figli si trovano a gestire questioni legate all’eredità dei propri genitori anziani. Ecco allora che in questo contesto fortemente legato all’universo giuridico comprendere l’importanza e le implicazioni dell’eredità legittima diventa essenziale.
Il nostro compito oggi vuole essere proprio quello di aiutarvi a capire che cos’è l’eredità legittima attraverso un linguaggio accessibile, concentrandoci sulla definizione delle quote tra coniugi, figli e discendenti.
Come funziona e in quali casistiche si parla di eredità legittima, diritto ereditario e successione legittima? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’eredità legittima?
Nota anche come quota di eredi legittima o quota di riserva, l’eredità legittima rappresenta una parte specifica dell’eredità di una persona defunta, garantita dalla legge a determinati individui legati alla persona scomparsa da stretti legami familiari. Conosciuti come “legittimari” o “riservatari”, questi soggetti designati includono il coniuge, i figli e i loro discendenti.
Questa disposizione legale mira a proteggere gli interessi dei familiari più stretti del defunto, assicurando loro una quota predefinita dell’eredità. L’eredità legittima si inserisce così nell’ambito più ampio della successione legittima, che riguarda la distribuzione dei beni e delle proprietà di una persona deceduta secondo la legge in assenza di un testamento, tema che esploreremo in dettaglio nelle prossime sezioni.
Eredità legittima e diritto ereditario: quali sono i tre tipi di successioni
Quando una persona deceduta lascia un patrimonio, il nostro ordinamento prevede tre modalità di successione o trasferimento, ciascuna con le proprie caratteristiche e implicazioni. La prima è la successione testamentaria, regolata dalla volontà del defunto espressa attraverso disposizioni scritte nel testamento. Questo atto permette a ciascuno di disporre dei propri beni, o parte di essi, per il periodo successivo alla propria vita.
La seconda modalità è la successione necessaria, che entra in gioco quando il testatore ha disposto dei propri beni ma non ha rispettato i diritti garantiti dalla legge ai congiunti più stretti. In questi casi, ai parenti stretti spetta comunque una quota di eredità, e la legge interviene per far rispettare tali diritti.
Infine, la terza modalità è quella che affrontiamo oggi: la successione legittima. Quando manca un testamento valido o quando il testamento è stato dichiarato invalido, la legge interviene per individuare gli eredi tra i parenti stretti del defunto e assegnare loro i beni dell’asse ereditario. Questo tipo di successione è di particolare interesse per coloro che si trovano a gestire questioni ereditarie, specialmente quando si tratta dei figli di anziani.
Come si procede nel caso di eredità legittima?
Come detto, si rientra nel caso di eredità legittima quando il defunto non lascia un testamento oppure il testamento non copre tutti i beni posseduti al momento del decesso. In tali circostanze, la legge interviene per stabilire come i beni del defunto devono essere assegnati e distribuiti. Questo processo ha tuttavia regole precise che riguardano sia l’ordine di successione dei congiunti e del coniuge, sia la quantità di eredità che spetta a ciascun erede, soprattutto nei casi di eredità concorrente.
Quando manca un testamento, l’eredità si devolve prioritariamente al coniuge, ai figli e ai parenti fino al sesto grado di parentela. Se non ci sono tali soggetti, gli eredi si traducono nello Stato, che risponderà dei debiti ereditari solo fino all’importo dei crediti compresi nel patrimonio ereditario.
Nel dettaglio, quanto agli eredi, vengono privilegiati i parenti più prossimi rispetto a quelli più lontani. In assenza di testamento, dunque, i figli ereditano in parti uguali dal padre e dalla madre, escludendo gli altri parenti, come vedremo più avanti. Nel caso di un unico figlio, invece, questo erediterà l’intero patrimonio.
Quota legittima eredità: come viene divisa in presenza di un Coniuge
Giungiamo dunque al nocciolo della questione, relativo alla determinazione della quota legittima eredità.
Provando a mettere ordine su quanto detto fino a questo momento, i primi chiamati all’eredità senza testamento sono dunque i figli, che succedono al padre e alla madre in parti uguale.
Con la presenza del coniuge ancora in vita, la successione legittima comporta una diversa attribuzione di quote:
- In mancanza di figli e loro discendenti, l’intero patrimonio spetta al Coniuge.
- Coniuge e un figlio (o discendenti del figlio, in sua mancanza): il patrimonio viene diviso rispettivamente al 50% ciascuno.
- Coniuge e più di un figlio: il patrimonio viene assegnato per un 1/3 al coniuge, e i restanti 2/3 da dividere tra i figli.
- Il coniuge, fratelli e sorelle o loro discendenti: in questo caso, invece, 2/3 spettano al coniuge, mentre la parte restante agli altri soggetti chiamati in causa.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione