Può sembrare un’azione abitudinaria semplice, ma i fatti e l’esperienza ci dicono che non lo è. Per questa ragione capire come alzare un anziano dal letto è un’esigenza che accomuna molte famiglie che convivono con un proprio caro non più autosufficiente.
Questo momento comporta infatti una serie di accorgimenti che vanno ben oltre la buona volontà, a partire dalla capacità di capire quando sia il momento giusto per farlo, tenendo conto anche che il nostro interlocutore ha le proprie esigenze fisiche e i suoi tempi.
Non si tratta inoltre solo di forza fisica o di prontezza, ma di un insieme di competenze che includono gesti appropriati, parole rassicuranti e modi rispettosi. Capire come alzare un anziano dal letto in modo sicuro e consapevole significa quindi garantire non solo l’integrità fisica dell’anziano, ma anche il suo benessere emotivo, il che è fondamentale per mantenere con lui una relazione di fiducia duratura.
Per questa ragione oggi approfondiremo insieme le migliori pratiche per alzare un anziano dal letto, sia dal punto di vista pratico che emotivo, con l’obiettivo di rendervi maggiormente consapevoli e autonomi in merito.
Come sempre, nel caso in cui fosse necessario un supporto professionale, il consiglio è di affidarsi a player come A Casa Tua, una realtà solida e organizzata nel settore dell’assistenza primaria e delle cure domiciliari, frutto dell’esperienza ultratrentennale di OSA – Operatori Sanitari Associati.
Alzare un anziano, un’operazione abitudinaria complessa e delicata
Quando ci si confronta con le difficoltà della gestione di una persona non più autosufficiente occorre necessariamente essere aperti al cambiamento e al confronto costante con le esigenze del proprio interlocutore. In questo senso, anche se può sembrare una routine quotidiana, alzare un anziano dal letto è un’operazione che richiede molta attenzione e delicatezza.
La prima cosa da considerare è che chi ci sta di fronte potrebbe sentirsi stanco, svogliato o preoccupato, e queste emozioni possono influire notevolmente sulla sua collaborazione e sul successo dell’operazione. Mettersi nei suoi panni è dunque essenziale per comprendere che non si tratta solo di un movimento fisico, ma di un processo che deve tenere conto delle sue sensazioni, delle sue paure e delle sue incertezze.
In questi momenti, è inoltre importante muoversi con pazienza, rispettando i suoi tempi e assicurandosi che si senta compreso e sostenuto. L’operazione deve infatti essere graduale, facendo in modo che si senta sempre al centro dell’attenzione e mai forzato a fare qualcosa contro la sua volontà.
Come aiutare un anziano ad alzarsi senza un eccessivo dispendio di energia
Per aiutare un anziano ad alzarsi dal letto in modo sicuro e soprattutto “economico” dal punto di vista delle energie, è fondamentale seguire alcuni passaggi pratici che permettano di evitare sforzi inutili e di garantire la sicurezza di entrambi.
Innanzitutto, è bene assicurarsi che l’ambiente sia libero da ostacoli che possano intralciare il movimento o causare inciampi. Quindi, posizionatevi di fronte a lui e spiegategli chiaramente ogni fase del movimento che sta per compiere, così che possa sentirsi parte attiva dell’operazione.
Iniziate quindi aiutandolo a sedersi sul bordo del letto: questo può essere fatto sollevando con attenzione le gambe e facendole ruotare lentamente verso il bordo, mentre il busto è sostenuto da un cuscino o dalla propria mano. Poi, con un supporto stabile, come una sedia o un deambulatore, incoraggiatelo a mettere i piedi sul pavimento, cercando di mantenere una postura eretta.
A questo punto arriva la fase più complicata, in quanto occorre invitarlo a spingere con le mani sul letto mentre si solleva delicatamente, sostenendolo dal tronco o dalle spalle. Allo stesso tempo è sempre bene sfruttare tecniche di sollevamento funzionali, facendo attenzione a piegare le ginocchia e mantenendo la schiena dritta per evitare danni alla propria schiena.
Come alzare un anziano dal letto? L’importanza di parole e gestualità
Quando si tratta di alzare un anziano dal letto, non basta considerare esclusivamente la tecnica, ma anche il modo in cui ci si rapporta emotivamente.
Le parole e le gestualità giuste possono dunque fare notevolmente la differenza tra un’operazione che viene portata a termine in assoluta serenità, e una che invece genera ansia o resistenza. È quindi fondamentale utilizzare un tono di voce rassicurante e calmo, evitando commenti superflui o comandi bruschi o autoritari.
Iniziare la conversazione con frasi dolci e cariche di empatia aiuterà a sciogliere il ghiaccio iniziale, creando un clima di fiducia e collaborazione. Anche il contatto visivo e i gesti affettuosi, come una mano sulla spalla o un sorriso rassicurante, rappresentano strumenti potenti per trasmettere tranquillità e supporto.
Insomma, creare un ambiente sereno, fatto di comprensione e pazienza, è a nostro avviso il miglior modo per affrontare con successo questa delicata operazione, garantendo che il nostro caro si senta sempre rispettato e valorizzato.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione