Il cane, recita il proverbio, è il migliore amico dell’uomo. Soprattutto degli anziani. Questione di sensibilità ma non solo. Perché avere al fianco un animale domestico stimola gli anziani a muoversi, ad avere un impegno mentale e fisico e, come dimostrato anche da recenti studi medici, allunga la vita. Insomma la “pet teraphy” funziona, a patto però da seguire alcune semplici regole e consigli in modo da non trasformare quello che potrebbe essere un “aiuto” in un “problema”. Scegliere il cane giusto infatti non è solo una questione di razza…
Scegliere il cane giusto
“Prima di tutto – spiega Melissa Reggente, biologa e “comportamentista” specializzata in cani ed animali domestici – bisogna evitare di scegliere un cucciolo, di qualsiasi razza sia. Questo perché il cucciolo ha bisogno di tempo ed attenzioni molto importanti, insomma: è un impegno non da poco, di sicuro eccessivo per un anziano. Il consiglio quindi è di scegliere un cane di una certa età e che abbia una sua personalità tranquilla, già definita. Poi c’è anche un discorso di “taglie”. Non bisogna esagerare con la misura ed il peso dato che se l’animale dovesse mettersi a tirare con una forza eccessiva potrebbe creare grossi problemi all’anziano. Meglio un cane di taglia media”.
Quali sono le razze più adatte per gli anziani?
“Credo che il pechinese ed il maltese siano perfetti ma anche gli “incroci” spesso sono perfetti perché sono più dolci. Ovvio; evitare incroci con razze ad esempio legate alla caccia. Sconsiglio anche i volpini o altre razze di cani di piccole dimensioni come i chihuahua. Sono troppo attivi…”.
Gli errori da evitare
Quali sono gli errori più frequenti che vengono fatti dagli anziani o dalle persone che scelgono un cane come “regalo” per un anziano?
“Lo sbaglio principale è sempre quello di sottovalutare l’impegno. Impegno che varia a seconda della tipologia di cane ma anche dallo stato di salute di chi lo riceve. Un anziano non autosufficiente non può gestire un cane. In quel caso meglio un gatto”.
Pet-therapy, gli effetti sugli anziani
Quali sono gli effetti su un anziano dovuti alla compagnia e presenza di un cane?
“Lo dice la scienza: chi ha un cane vive meglio e più a lungo. Il cane è un animale sensibile, intelligente, capace di capire la situazione attorno a lui. Se abbiamo di fronte un anziano pigro, o in fase depressiva che tende a non uscire a non muoversi ecco che spesso è proprio l’animale a “spingere” l’anziano a giocare con una palla o a fare una passeggiata o a ricordarsi del cibo. La persona così è più attiva, felice e “viva”. Lo dimostrano anche i numerosi esperimenti in corso in diverse strutture mediche dove o si consente di tenere un animale nel proprio appartamento oppure gli animali vengono portati per qualche ora a questi anziani che ne hanno un beneficio immediato e tangibile”.
Il cane quindi fa bene a patto di informarsi sul suo carattere chiedendo ed affidandosi ai consigli di chi, in un canile o un allevamento, li gestisce e conosce
Redazione Peranziani.it