Tra le straordinarie innovazioni tecnologiche presentate al recente CES 2018 di Las Vegas si sono certamente fatti notare i sempre più evoluti robot per l’assistenza familiare, in particolare dei bambini e degli anziani. Blue Frog Buddy, realizzato dall’azienda Blue Frog, è addirittura risultato vincitore dell’Innovation Awards-Best of Innovation della manifestazione, ma ha riscosso grande interesse anche l’altro automa androide iPal, prodotto da Avatarmind.
Cosa fanno
Blue Frog Buddy è in grado di riconoscere i volti dei membri del nucleo famigliare, risponde a messaggi e telefonate, verifica che i vari dispositivi domestici siano spenti una volta che i proprietari sono usciti di casa ed è dotato di una telecamera che permette di controllare l’ambiente domestico dal proprio cellulare. Ma può anche essere protagonista di tutta una serie di attività ludiche e si trova al centro di un progetto dedicato alla terza età, che prevede lo sviluppo di nuove funzioni, come l’assistenza alla deambulazione e l’aiuto alla riabilitazione cognitiva, oltre a quelle già presenti nel “modello base” per rammentare l’assunzione di farmaci e rilevare eventuali cadute o anomali e prolungati stati di inattività. Volete vedere Buddy in piena azione? Cliccate qui e sappiate che il costo parte dai 700 euro (versione basic), con prenotazione obbligatoria dal sito dell’azienda.
Anche il robot iPal può rammentare all’anziano quando prendere le sue medicine, inviare telefonate d’allarme nel caso questi dovesse cadere o ancora, più semplicemente, fornire una forma di compagnia e intrattenimento attivo. Tra le migliorie programmate, anche l’introduzione di una webcam che permetta alla persona di effettuare video-chiamate: una funzione che assume la sua importanza nel caso di soggetti con limitazioni di movimento. Il prezzo? Dai 1.500 ai 2.000 dollari (1.200-1.600 euro) a seconda dei modelli e delle funzioni richieste.
Il primo in assoluto
I due apprezzati protagonisti del CES 2018 hanno un loro “lontano” antenato in Paro, la piccola foca-robot lanciata sul mercato nel 2004 da un gruppo di ricerca giapponese proprio nell’ambito dell’assistenza agli anziani. La sua funzione è unicamente di supporto psicologico, ma secondo diversi test condotti in questi anni regala effettivi benefici agli anziani, simili a quelli della pet-therapy. Grazie a diverse tipologie di sensori (tattili, di postura e audio), Paro è infatti in grado di interagire con la persona quasi come un vero cucciolo, fornendo un’alternativa alla compagnia di un cane o di un gatto in tutte quelle condizioni in cui questa non è praticabile. A un costo però non proprio accessibile a tutti: intorno ai 5.000 dollari (circa 4.000 euro).
Un infermiere instancabile
Accanto a quelli per l’assistenza domiciliare la ricerca tecnologica sta anche cercando di progettare automi per quella ospedaliera. Come nel caso di Robear, presentato nel 2015 dall’azienda giapponese Riken: un robot-infermiere con le parvenze di un simpatico orsacchiotto, ma in grado di sollevare il paziente allettato e collocarlo sulla sua sedia a rotelle così come di trasportarlo da una stanza all’altra passando anche attraverso le porte. Del peso di 140 kg e dalle dimensioni piuttosto ingombranti, rimane però ancora solo un prototipo dall’esorbitante costo di 250 mila dollari (poco più di 200 mila euro).
Redazione Peranziani.it