Compatibilmente con le loro condizioni di salute, gli anziani hanno aspettative molto simili a quelle che avevano quando lavoravano ancora: vogliono socializzare, provare nuove esperienze, soddisfare curiosità culturali.
Questa volontà di occupare il proprio tempo e il proprio denaro in viaggi è testimoniata da alcuni eloquenti dati: nel semestre estivo dello scorso anno, quasi il 22% degli over 65, la cosiddetta terza età, ha fatto almeno una vacanza, orientandosi sia in Italia (Liguria, Emilia, Toscana le mete più gettonate) sia all’estero (Spagna, Tunisia, Egitto), senza disdegnare i soggiorni-cultura verso la Germania, la Francia e la Gran Bretagna e soprattutto con una forte attrazione per i soggiorni climatici e le cure termali.
Secondo una ricerca Censis, inoltre, la partecipazione a viaggi turistici è l’attività preferita dal 37% dei post-sessantenni, e un viaggio rientra nei progetti del 42% del campione esaminato.
E ancora: secondo l’Associazione per l’autogestione dei servizi e della solidarietà (in sigla, Auser),
gli over 65 sono il 25% dei clienti dei tour operator e, appunto, il 70% delle località termali e terapeutiche.
Che il turismo della terza età sia una risorsa anche per il mercato, poi, lo dice il dato del 20% di crescita all’anno, nonostante la crisi economica di questi anni.
Redazione Peranziani.it