Meglio cane o gatto per l’anziano? La domanda è una di quelle che non hanno una risposta certa essendo legata a fattori troppo personali come il proprio gusto ed il proprio stato fisico.
Di sicuro non va dimenticata la ragione di fondo di questa domanda. Per un anziano avere un animale domestico è di sicuro un aiuto, una fonte di benessere e serenità. Quindi se state pensando di regalare un cane o un gatto ad una persona anziana a voi cara state facendo una cosa corretta, a patto che…
A patto che sappiate bene cosa state regalando e che conosciate altrettanto bene la persona che questo dono lo riceverà. Anzi, la vera indicazione è di evitare di presentarvi con questo tipo di “sorpresa”, piuttosto scegliete insieme l’animale giusto per la persona che lo dovrà ricevere.
Cane e gatto, pur portando benefici analoghi, sono animali molto diversi per caratteristiche e soprattutto per la loro gestione.
Perché scegliere un gatto
Il gatto resta tranquillamente a casa, non necessita di spazi enormi, e le problematiche come la pulizia, i bisogni ed il cibo sono di facile risoluzione anche per una persona che non ha particolare mobilità.
Con il suo comportamento docile ed affettuoso aiuta molto il suo padrone a rilassarsi.
Non esistono grosse differenze per quanto riguarda le razze. Il consiglio però è di avere un gatto solo in casa. Questo animale infatti spesso non ama la presenza di altri suoi simili in contemporanea.
Perché scegliere un cane
Qui il discorso è un po’ più complesso. Dal punto di vista dei vantaggi, oltre ad una enorme dose di affetto e coccole, il cane con le sue uscite obbligatorie quotidiane è un ottimo veicolo di socializzazione tra le persone e un aiuto anche dal punto di vista medico. Nel dettaglio: portare a spasso il proprio cane al mattino, al pomeriggio ed alla sera è un’abitudine che inevitabilmente ci mette in contatto con altre persone della zona dove viviamo che hanno la stessa incombenza. La “passeggiata” soprattutto per chi vive solo diventa uno dei principali appuntamenti di incontro e di serenità e svago.
Dal punto di vista medico le uscite con il proprio “Fido” sono un’attività fisica vera e propria con tutti i benefici per la circolazione che questa comporta.
Tutto questo però di fatto diventa un problema per gli anziani con grossi problemi di mobilità o che per malattie varie sono costretti a vivere in casa, spesso immobilizzati.
A questo vanno aggiunte poi le dinamiche legate alla gestione del cibo, dei bisogni, della pulizia, le vaccinazioni. Insomma. Se da una parte tutti gli anziani possono prendersi un gatto è altrettanto vero che non tutti gli anziani possono avere un cane.
Ci sono poi altri aspetti da considerare, legati alla razza dell’animale ed alla sua età.
Ci sono infatti cani e cani. Alcune razze sono di certo più “attive” rispetto ad altre molto più tranquille. Discorso analogo si fa per quanto riguarda ai cuccioli che per loro definizione e natura sono sicuramente più attivi, ribelli, impegnativi. Un cane adulto invece ha un suo carattere già formato e quindi sa già come comportarsi, soprattutto se educato in una certa maniera.
Redazione Peranziani.it