Benessere fisico e mentale. L’attività fisica, lo dicono concordi tutti gli studi e tutti i medici, porta vantaggi evidenti ed innegabili al corpo ed alla «testa», vantaggi che diventano sempre più importanti con il crescere dell’età. Per gli Over 60 infatti lo sport, il movimento diventa fondamentale per mantenere il fisico in salute, preservarlo, prepararlo a vivere la Terza Età nel modo migliore e più attivo possibile. Insomma, lo sport allunga e migliora la vita.
Ci sono però degli errori che non vanno commessi: lo sport infatti va praticato con consapevolezza e preparazione. La prima cosa quindi è sottoporsi ad una visita medica, meglio se specializzata, per conoscere quello che si può fare o no. La seconda è «non esagerare». Lo sport fa bene, ma farne troppo di fatto lo fa diventare più un danno alle articolazioni ed al cuore che un beneficio. Per questo meglio chiedere consigli a allenatori, preparatori atletici, esperti del settore che possono così darci i consigli utili e farci conoscere i nostri limiti.
Benefici dell’attività fisica Over60
Il cuore è il primo organo interessato dai benefici dello sport e del movimento. L’attività fisica infatti migliora le prestazioni di quello che a tutti gli effetti è il motore del nostro corpo.
La circolazione del sangue, la pressione, il battito, insomma l’intero sistema lavorerà in condizioni migliori con una resa migliore. Avremo di fatto un cuore meno affaticato e più performante.
Dal cuore alle articolazioni il passo è breve: muoversi accresce la resistenza dei nostri muscoli e delle nostre ossa proteggendo il sistema scheletrico e muscolatorio dal rischio di artrosi ed osteoporosi.
Ma non è solo il fisico a godere dei vantaggi dello sport. A livello psicologico e mentale lo sport porta davvero ad un miglioramento globale. Le endorfine rilasciate durante l’attività fisica ci faranno sentire meglio: più sereni, più felici. Ma non solo. il cervello risulterà più attivo, di fatto più giovane.
Le attività fisiche più indicate per gli Over60
Fatta la premessa di sottoporsi a visita medica preventiva sono decine le attività fisiche che si posso scegliere. Il primo criterio può sembrare banale ma è davvero fondamentale: scegliete ciò che vi piace. Solo così i benefici saranno reali e concreti: per sentirci bene dobbiamo fare qualcosa che ci piace, in maniera libera e senza alcun obbligo.
Fatta questa premessa gli sport più indicati sono in generale: ginnastica (o yoga o pilates). Si tratta delle attività più semplici, da fare in casa (perfette la mattina ad esempio), senza bisogno di particolari attrezzature (basta un tappetino ed una tuta). Tra quelli di ultima generazione va molto il Nordic Walking, le ormai conosciute passeggiate effettuate con l’ausilio di due bastoncini. Così facendo infatti si muovono gambe e braccia preservando e scaricando il peso su schiena e ginocchia. Tra gli «evergreen» c’è inutile dirlo il nuoto. L’acqua infatti protegge le articolazioni. In ultimo c’è il ballo, che più di altre attività diverte e favorisce le relazioni di coppia ma anche interpersonali.
In generale l’indicazione data dagli esperti è di «differenziare». Il corpo infatti si abitua in fretta e poi non è detto che con un’attività riusciamo a mettere in moto tutti i muscoli che abbiamo. Variare rende anche la cosa meno ripetitiva.
In ultimo, ricordate che la cosa migliore è una leggera attività quotidiana che uno sforzo esagerato in un tal giorno per poi dover riposare in quello successivo.
Festival WAM
«Anziano sarai tu!» è lo slogan scelto dagli ideatori del Festival Wam, in programma al Museo delle Ceramiche di Faenza dall’1 al 4 settembre.
Più che un festival un vero percorso dove il corpo umano diventa lo strumento di riferimento, non solo per muoversi, ballare ma anche per comunicare, ricordare, raccontare la storia di ciascuno di noi.
Danzatrici, psicologi, esperti di salute e sport aiuteranno gli iscritti ad aumentare la propria consapevolezza corporea, aiuteranno cioè a conoscerci al meglio per poter così fare di più e comunicare meglio quello che siamo.
per info visita il sito.
Redazione Peranziani.it