E’ finalmente in arrivo la bella stagione che, se da una parte porta giornate più lunghe e buon umore, dall’altra può causare disagi e malessere dal punto di vista dell’alimentazione soprattutto per le persone anziane, che spesso, con l’arrivo del gran caldo e della grande umidità, possono andare incontro a inappetenze e disidratazione.
Vediamo allora come fronteggiare gli effetti nocivi del caldo partendo dalla tavola, sia in termini di alimentazione che di idratazione.
Estate e caldo: l’idratazione
“Spesso con l’avanzare dell’età – spiega la dott.ssa Chiara Rega, nutrizionista – diminuisce lo stimolo della sete, ma l’acqua rappresenta un elemento fondamentale al quale fare ricorso con costanza. E’ importante ripristinare tutte la quantità d’acqua persa, soprattutto con il sudore. Come? E’ buona prassi bere almeno 8 bicchieri al giorno, circa 2 litri, a temperatura non troppo bassa, circa 10 gradi. Meglio un’ acqua riccamente mineralizzata per assorbire calcio e minerali persi. Via libera a tè, tisane, frullati e succhi di frutta, purchè si faccia attenzione allo zucchero presente, soprattutto per soggetti diabetici, insulinoresistenti o obesi”.
Non tutto ciò che è liquido comunque è consigliabile. Ad esempio sarebbe meglio evitare del tutto alcololici e superalcolici che aumenterebbero lo stato di disidratazione dissipando calore all’esterno.
Occhio anche al sodio! Il fabbisogno previsto è 5 grammi al giorno che scende a 2 nei pazienti ipertesi o affetti da malattie cardiovascolari.
Estate e caldo: cosa e come mangiare
In primavera e soprattutto in estate ci sono cibi consigliati per gli anziani e cibi no? Una domanda che, come per l’idratazione, può aiutarci a vivere meglio questa fase di grosso strass per il corpo.
“Anche con il gran caldo – prosegue la dott.ssa Rega – è sempre consigliato suddividere il fabbisogno calorico il 5 pasti, 3 principali e 2 spuntini a metà mattina e metà pomeriggio, in cui prediligere frutta fresca. Frutta e verdura, preferibilmente di stagione, rappresentano un’ ottima fonte di sali minerali, vitamine, antiossidanti e sostanze protettive delle membrane cellulari. Si a cibi ricchi in fibra (cereali, legumi e alcuni frutti come le mele) che da una parte danno senso di sazietà che permetterà un adeguato apporto di cibo e dall’altra contribuiranno a migliorare la funzionalità intestinale”.
Alimenti da non trascurare sono quelli ricchi in calcio e ferro. Il calcio,che aiuta a contrastare la fragilità ossea e la carenza di vitamina D, è contenuto nel latte e nei formaggi (che presentano un rapporto calcio/fosforo ottimale per l’organismo), nello yogurt e nel pesce.
Gli anziani inoltre sono spesso esposti a carenza di ferro. Sarebbe bene aumentare il consumo di legumi, radicchio verde, spinaci, uova, tonno in scatola, carne rossa e petto di pollo.
Tra gli altri alimenti da prediligere ci sono: carni bianche, pesce e le proteine vegetali. Limitare i formaggi e gli affettati, ricchi di grassi saturi e colesterolo.
Come cucinare d’estate
Altrettanto importante, oltre al cosa mangiare, c’è infatti il come cucinarlo. Preferire cotture alla piastra, al forno, al vapore, alla griglia e al cartoccio, insaporire con spezie, erbe aromatiche e olio EVO a crudo. Fondamentale è scegliere metodi di cottura poveri di grassi e facilmente digeribili ovvero alla piastra, al forno, al vapore, alla griglia o al cartoccio, insaporendo le pietanze con erbe aromatiche e spezie, con l’aggiunta di olio extravergine di oliva a crudo. No a fritture o preparazioni eccessivamente laboriose che rallenterebbero il processo digestivo.
Redazione Peranziani.it