Diciamo la verità. Siamo cresciuti sentendoci dire dal nostro medico fin da piccoli che dovevamo fare nuoto; che il nuoto fosse lo sport più indicato per lo sviluppo del nostro corpo; persino che i migliori fisici (anche dal punto di vista estetico) fossero quelli dei nuotatori. Tutto vero, ma con un piccolo errore o, meglio, un’imprecisione. Perché il nuoto resta il migliore sport possibile anche per gli anziani.
“Nuotare va sempre bene – spiega Matteo Arbizzoni, massofisioterapista ed osteopatia presso Synlab-Cam Monza – si tratta infatti di uno sport in “scarico” cioè che non colpisce direttamente e pesantemente le articolazioni come la schiena e le ginocchia”.
Attenzione però allo stile che si utilizza in vasca. Ognuno infatti ha un suo movimento e sue caratteristiche.
“Sembrerà strano – continua Arbizzoni – ma lo stile più indicato per gli anziani che fanno nuoto con una certa regolarità è il dorso. Nel dorso infatti si utilizzano soprattutto i muscoli estensori della schiena e questo contrasta quell’atteggiamento che le persone della terza età hanno di ingobbirsi un pochino e che mette a rischio anche la solidità dell’intera colonna vertebrale. Molto indicato anche lo stile libero, fatto comunque in maniera sciolta ed in allungo. Difficile pensare che un anziano possa nuotare a delfino dato che questo stile richiede una forza fisica non da poco, difficile anche per un giovane. Da evitare la rana, che con il suo movimento rischia di mettere in crisi la schiena, molto curvata”.
Si quindi al nuoto ma sempre seguendo alcune regole primarie che valgono per qualsiasi tipo di attività sportiva per chi h più di 65 anni: la prima è di sottoporsi ad una visita medica, dato che comunque stiamo parlando di uno sforzo fisico. La seconda è di non esagerare negli allenamenti. Preferire più ripetizioni di breve durata a meno nuotate più lunghe in intense.
E per chi non sa nuotare? Come può sfruttare i benefici dello sport in acqua cioè in scarico?
“Chi non sa nuotare – conclude Arbizzoni – può tranquillamente recarsi in piscina, dove questo è consentito, per delle camminate in acqua. Camminate sempre molto utili a cui si può aggiungere il movimento avanti e indietro piuttosto energico delle braccia in modo da allenare tutta la muscolatura. L’importante è che comunque il livello dell’acqua dove ci troviamo a camminare arrivi almeno al torace”.
Redazione Peranziani.it