Una bellissima notizia: la legge di Bilancio 2023 ha prorogato al 2025 l’agevolazione relativa al Bonus abbattimento barriere architettoniche, per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al loro superamento ed eliminazione in edifici già esistenti. Una specifica attraverso il quale il Fisco ha chiarito quali siano gli interventi che rientrano nel perimetro dell’agevolazione, implementando quanto già aveva definito la precedente Legge di Bilancio in merito al Bonus abbattimento barriere architettoniche, di cui oggi vogliamo parlarvi.
La misura si traduce in una preziosa detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate, sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, che si affianca così al già esistente bonus abbattimento barriere architettoniche relativo alla ristrutturazione edilizia. Ci cosa si tratta nello specifico? Scopriamolo insieme in questo nuovo approfondimento di Peranziani.it
Bonus eliminazione barriere architettoniche: la ristrutturazione edilizia
Prima di entrare nel merito della detrazione 75% barriere architettoniche, riteniamo opportuno ricordare che in Italia esiste già un bonus eliminazione barriere architettoniche legato alla ristrutturazione edilizia. Per i contribuenti che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche, infatti, lo Stato Italiano prevede una significativa agevolazione economica con detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 per ristrutturazione edilizia dell’immobile. Più precisamente, i contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef pari al:
50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.
36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.
Naturalmente è bene ricordare che questo Bonus abbattimento barriere architettoniche è previsto solo per interventi sugli immobili effettuati per favorire la mobilità delle persone con disabilità, e non si applica per l’acquisto di strumenti diretti a favorire la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.
Per fare un esempio concreto, tra gli interventi che danno diritto alla detrazione rientrano la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione, ma anche la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, ma non un telefono cellulare. Naturalmente tutte spese che siano già conformi alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Detrazione 75% barriere architettoniche
Come detto precedentemente, grazie alla Legge di Bilancio 2023 è possibile usufruire fino al 31 dicembre 2025 di una “Detrazione del 75% barriere architettoniche”, vale a dire una detrazione dall’imposta lorda del 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. La “Detrazione del 75% barriere architettoniche” deve tuttavia tenere conto della documentazione delle spese e delle tempistiche previste, e deve necessariamente essere ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. Un’altra novità dell’ultima normativa di Bilancio in merito al Bonus abbattimento barriere architettoniche è rappresentata dalla percentuale di delibera: dal 1° gennaio 2023, infatti, per le delibere condominiali che approvano questi lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Chi ha diritto al Bonus abbattimento barriere architettoniche? I requisiti di accesso
Tuttavia, chi ha diritto al Bonus abbattimento barriere architettoniche? Per quello che concerne i requisiti di accesso, è bene specificare che gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 236 /1989 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche, 3 fattori: quello dell’accessibilità, quello dell’adattabilità e quello della visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata.
Cosa rientra nel bonus 75 barriere architettoniche?
Cosa rientra nel bonus 75 barriere architettoniche? Di fatto tutti gli interventi che riguardano sia le parti comuni che le singole unità immobiliari come l’installazione ascensori e montacarichi, la sostituzione di finiture, il rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici come servizi igienici, impianti elettrici, citofonici e impianti degli ascensori, la manutenzione o il rifacimento di scale interne ed esterne. A questi si aggiungono l’inserimento di accessi funzionali agevolati, ma anche l’automazione e la sostituzione di impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.
Bonus abbattimento barriere architettoniche bagno
Esiste un bonus abbattimento barriere architettoniche bagno? Sì, il bagno è presente tra gli spazi abitativi che possono rientrare nella “Detrazione del 75% barriere architettoniche”. Naturalmente nel caso in cui si stia considerando un intervento di ristrutturazione del bagno che preveda l’ampliamento e la sostituzione delle porte nella stanza, è importante notare che l’agevolazione fiscale è applicabile a condizione che tali modifiche rispettino le specifiche tecniche citate precedentemente. In sostanza, è necessario che questi interventi possano essere qualificati come azioni volte all’eliminazione delle barriere architettoniche, e non fini a se stessi.
Redazione Peranziani
Articolo revisionato dalla nostra redazione