“Hear me now” è l’ultimo singolo realizzato alla fine del 2016 dai disc jockey e produttori discografici brasiliani Alok Achkar Peres Petrillo, conosociuto semplicemente come Alok, e Bruno Martini, in collaborazione con il giovane cantante Marcos Zeeba.
Il brano è arrivato in pochissimo tempo in vetta alle classifiche brasiliane, ma si è presto affermato anche fra le hits europee, in particolare nei paesi nordici, come ad esempio la Norvegia, dove ha raggiunto il terzo posto della top ten.
Tuttavia, il successo di “Hear me now” non ci risulta stupefacente, dal momento che si presenta come un assai popolare brano contemporaneo, ideale per lo svago sfrenato in discoteca. Eppure, ciò che ci stupisce non sono gli oltre 30 milioni di stream su Spotify, ma i 15 milioni di visualizzazioni ottenute dal video, oltre modo toccante e in grado di trattare una tematica tanto delicata, quanto tristemente comune ai più:la malattia di Alzheimer.
Il videoclip di “Hear me now”, infatti, si apre con un giovane uomo in attesa di scendere da un taxi posteggiato di fronte alla casa della sua infanzia, dove vivono i genitori ormai anziani. Da qui in poi il susseguirsi di fotogrammi è un intreccio di immagini dalla straziante dolcezza e malinconia. In alcune sequenze è rappresentato il passato del ragazzo, costellato dai quotidiani gesti d’affetto e d’amore del padre che, attento e premuroso, è una figura che trasmette sicurezza, capace di insegnare mansioni della vita quotidiana, come farsi la barba, di educare suo figlio rimproverandolo quando sbaglia, ma che è anche un complice dei suoi giochi e delle sue marachelle. Queste immagini di gioia e di spensieratezza si alternano con i fotogrammi di un oscuro presente, dove il padre, affetto dalla malattia di Alzheimer, non è più autonomo, fatica a riconoscere la moglie e il figlio e pare chiuso in un isolamento soffocante.
Redazione Peranziani.it