Finti Carabinieri, falsi operatori di luce e gas, o ancora peggio figli sostituiti: sono tutti ruoli da protagonisti, o meglio antagonisti, ricoperti nelle truffe agli anziani. Un fenomeno in forte crescita di cui si sente sempre più parlare, in quanto acuito dalle potenzialità della tecnologia, dalla Pandemia e dalla fragilità delle persone più deboli che vivono sole o lontane dai figli.
Le truffe agli anziani rappresentano una problematica sociale ormai all’ordine del giorno, in quanto pianificate e realizzate molto spesso da veri e propri professionisti del settore. I nostri cari, tuttavia, oltre al danno economico, subiscono un trauma psicologico da cui non è semplice riprendersi. Insieme alla sensazione di violazione dei propri spazi personali e di privazione di oggetti di valore, chi subisce una truffa sviluppa molto spesso un senso di colpa per essere stata vittima di un raggiro.
Ecco perché è fondamentale conoscere quali sono le ultime truffe agli anziani, le tecniche e i segnali, ma anche le modalità per difendersi da soli sul momento in massima sicurezza, mentre si temporeggia per chiamare aiuto. Le truffe agli anziani sono sempre dietro l’angolo, ed è nostro compito sensibilizzarli attraverso attenzione, consapevolezza e prevenzione.
Truffe agli anziani: un fenomeno in forte crescita
Il fenomeno delle truffe agli anziani è senza dubbio in forte crescita, anche e soprattutto per l’avvento della tecnologia che crea sempre più punti di contatto con i malcapitati. Non esiste più il solo approccio al telefono o al citofono, ma attenzione anche a smartphone e social media, anche se il tradizionale incontro davanti alla porta di casa rappresenta la tecnica ancora più diffusa. Il primo aspetto su cui fanno leva i truffatori è proprio l’abilità nel “camuffarsi” e presentarsi. Si mostrano infatti come persone perbene, eleganti, posate e vestite in modo curato. Tendenzialmente accompagnate da divisa rassicurante e cartellino ufficiale: il tutto con l’obiettivo di convincere il povero anziano della bontà del loro intento. Generalmente i truffatori, che spesso giocano anche con la scarsa memoria delle vittime, possono avere qualsiasi età, aspetto fisico, nazionalità e genere. Occorre in questo senso prestare attenzione senza alcuna preclusione o giudizio, proprio perché frequentemente sono quelli all’apparenza meno pericolosi ad essere i più abili nell’inganno.
Quali sono le ultime truffe agli anziani?
Tra le ultime truffe agli anziani più diffuse, oltre alle tradizionali consegne del pacco, del falso dipendente statale e dell’operatore di fornitura luce e gas, ci sono la truffa dell’incidente o del conoscente. Può capitare infatti di presentarsi come un conoscente che deve consegnare i soldi per i danni causati (direttamente o da destinare all’avvocato) dal proprio figlio in seguito ad un incidente stradale, ma anche per consegnare denaro che quest’ultimo deve restituire ad una persona poco limpida. Un altro classico che si avvale delle potenzialità della tecnologia è la truffa al telefono, ora affiancata da quella attraverso i social media. Le modalità sono sempre le stesse, con la differenza che i destinatari di queste truffe non sono solo anziani, ma tutte quelle persone con poca dimestichezza con la tecnologia stessa, a cui viene chiesto di preparare una somma di risarcimento da consegnare nei pressi di casa. Tra le più sorprendenti ma efficaci ecco poi anche la cosiddetta “tecnica del congelatore”, secondo la quale il truffatore si finge un tecnico che invita la vittima a proteggere i suoi beni da fughe di gas. Come? Collocandoli in un sacchetto dentro al congelatore. Una volta distratta la vittima con una scusa come un bicchiere d’acqua o una formalità, il cassetto viene aperto, la refurtiva rubata senza che l’anziano se ne accorga, prima della fuga in totale tranquillità dopo aver “risolto” il problema tecnico.
Come evitare le truffe agli anziani?
Di consigli su come evitare le truffe agli anziani ce ne sono moltissimi. Purtroppo, però, molto spesso occorre fare i conti con l’età del nostro caro, che non sempre può ricorrere al valido aiuto della memoria. Ecco allora che l’attenzione e la prudenza non devono mai mancare anche da parte di chi li accompagna ogni giorno, attraverso un’attenta attività di sensibilizzazione e prevenzione. Il primo accorgimento in termini di sicurezza da adottare è naturalmente quello di diffidare sempre di chi suona alla nostra porta presentandosi come un tecnico senza aver preso alcun appuntamento e per di più chiedendo con insistenza di entrare in casa nostra. È bene ricordare che tutti gli enti pubblici come Asl, Inail e Inps non fanno visite direttamente a casa della persona per quello che riguarda rimborsi, richieste di documenti, ticket sanitari, ma soprattutto richieste di denaro. Allo stesso tempo le società deputate alla fornitura di gas, luce, acqua e telefono si preannunciano sempre telefonicamente, specificando giorno e fascia oraria del sopralluogo. Generalmente anche con comunicazioni di ambito condominiale: in questo senso è sempre importante non aprire a persone che non attendevamo. Per i nonni più tecnologici, attenzione alle richieste che giungono da indirizzi email strani o non verificati che chiedono denaro illecitamente. Le applicazioni bancarie e le compagnie fidate non hanno modo di richiedere direttamente rimborsi oppure offrire promozioni con pagamento diretto!
Truffe agli anziani come difendersi? Alcuni pratici consigli
Difendersi dalle truffe agli anziani, oltre che grazie ad una buona attività di prevenzione, è possibile anche grazie ai sistemi di sicurezza, spesso accompagnati dai cartelli dissuasori che vengono solitamente posizionati all’esterno dell’abitazione per segnalare la presenza di un sistema di allarme interno. La tecnologia ha fatto in questo senso passi da gigante, tanto che sul mercato sono presenti pulsanti “sos” portatili, che portano con sé il vantaggio di richiedere un immediato intervento non appena si sospetta il tentativo di truffa in corso. Ad ogni modo, in tutte quelle situazioni in cui si intuisce di essere coinvolti in una potenziale truffa è indispensabile chiedere aiuto ai propri familiari e rivolgersi alle forze dell’ordine. Anche preventivamente? Certo, questo vale anche nell’ipotesi in cui si debbano denunciare comportamenti sospetti o situazioni di imminente pericolo. Spesso, infatti, è sufficiente fare una chiamata per accertare il raggiro e scoraggiare il malintenzionato, senza avere paura di “disturbare qualcuno”.
Redazione Peranziani.it