Gli anziani hanno, per ovvi motivi, molto tempo libero a disposizione. tempo che possono dedicare ad attività di vario tipo. Spesso si occupano dei nipoti, anche a tempo pieno, spesso coltivano hobby culturali, sportivi, alimentari che avevano ignorato per anni.
Due sono le cose sicure: ogni attività fa bene, di qualsiasi cosa si tratti. E, secondo, è difficile definire in maniera precisa un “passatempo”.
Passatempi per gli anziani: i vantaggi
Essere persone attive agisce innanzitutto sull’umore. Un anziano attivo, produttivo, interessato, curioso, stimolato è di sicuro una persona felice e serena, ben lontana da quei casi di isolamento se non depressione che vengono troppo spesso segnalati. Certo, la salute influisce molto su tutto questo; potersi muovere liberamente agevola il compito; dall’altro canto però anche una persona che per problemi di salute ha una mobilità limitata ha la possibilità di poter scegliere tra diversi passatempi, anche molto attivi.
I vantaggi poi sono altrettanto importanti anche a livello fisico e medico. qualsiasi attività comporta movimento, energia, azione che fanno bene al cuore ed alle articolazioni.
Ma anche a livello cerebrale ci sono vantaggi biologici comprovati. Un cervello attivo nel gioco, nella lettura o nello studio, in cucina, nel disegno è un cervello dotato di maggiore resistenza, reattività ed elasticità. In una parola un cervello più giovane.
Come scegliere il proprio passatempo
Per prima cosa bisogna seguire il proprio istinto ed i propri interessi, senza alcuna limitazione. E senza nemmeno il rischio di sbagliare, anzi. Gli studiosi hanno dimostrato che forzarsi a fare qualcosa che non piace sia controproducente. Quindi, spazio ai desideri.
La seconda regola è di variare tempi e tipologie. Un passatempo, per avere ogni beneficio, non deve diventare un’ossessione, una routine. Quindi no ad attività troppo lunghe e anche quotidiane. Meglio avere più cose su cui contentarsi per tre volte la settimana che poche tutti i giorni.
Nel variare poi cercare di avere attività di gruppo ma anche alcune private, personali.
Poi vanno fatti i conti con il proprio stato di salute, le possibilità economiche, il tempo a disposizione.
Le università della Terza età
Stanno riscuotendo sempre maggior successo gli istituti che permettono un ritorno ai libri di testo, le famose Università della terza età. Si tratta in realtà di corsi aperti in tutta Italia il cui scopo non è quello della facoltà normale per i giovani di “formare” un professionista ma quello di completare una persona, aiutarla a migliorare il proprio livello culturale.
Si tratta di corsi non molto impegnativi; per essere definiti come tali infatti devono avere almeno 100 ore annuali di lezione, in pratica 4 ore la settimana. Ovviamente sono previsti esami e prove scritte. Alla fine si ottiene non una laurea vera e propria ma un attestato che non ha alcuna validità legale.
I giochi per gli anziani
Non c’ attività migliore per “allenare” il cervello che giocare. E questo vale soprattutto per gli anziani. Più un cervello lavora e più funziona meglio e, soprattutto si deteriora meno. I giochi per gli anziani devono avere al loro interno alcune di queste operazioni mentali: confronto, associazione, elaborazione, assimilazione, classificazione, memoria.
Possiamo dividere i giochi per anziani in due macro categorie quelli con delle attività motorie e quelli di logica e memoria.
Tra i primi eccone alcuni:
Disegnare e colorare, costruzioni, cucito e ricamo (per le donne) bocce e biliardino, camminare, danza e ballo.
Tra i secondi: dama e scacchi, puzzle, carte, musica, cruciverba, sudoku ma anche i giochi elettronici come Wii o playstation
Redazione Peranziani.it