L’Italia è un paese per anziani. Lo dicono gli ultimi trend demografici che segnalano un costante calo delle nascite ed un aumento dell’aspettativa di vita. Un trend che coinvolge l’intero mondo occidentale e che ha come conseguenza la crescita del numero di anziani. Solo nel nostro paese, secondo quanto ribadito dall’Istat dal 2002 al 2014 gli over 65 sono passati dal 18,7% della popolazione al 21,4%. Si tratta però di persone che fanno ancora fatica ad avvicinarsi al mondo della tecnologia. Sempre l’Istat infatti ci dice che il 25% delle persone tra i 65 ed i 74 anni utilizza ad esempio internet e che solo il 12,6% loca ogni giorno. Percentuali che ci vedono nelle parti basse delle classifiche internazionali.
Questo comporta che l’assistenza ed i servizi per gli anziani diventano sempre più importanti e fondamentali per la nostra società. Assistenza che però ha dei costi, spesso insostenibili dallo Stato o dalle Regioni. Per fortuna la tecnologia, la sua continua evoluzione, già oggi può aiutare a rendere migliore e più sicura la vita degli anziani, togliendo parte dei costi e dei servizi dal personale statale.
Telemedicina
Pensiamo ad esempio a quella che viene chiamata “telemedicina”, cioè l’insieme delle tecniche mediche ed informatiche che consentono un contatto diretto tra paziente e medico anche se a distanza.
Esistono ormai strumenti che consentono il monitoraggio dei parametri vitali di un anziano da remoto (la pressione sanguigna, il battito cardiaco, i valori glicemici e lo stato di ossigenazione). Questi dati posso essere inviati e consultati in tempo reale dai medici ma anche dai parenti di queste persone con relativi segnali d’allarme in caso di anomalia che riducono al massimo i tempi di intervento e di soccorso.
Si stanno anche testando (i primi modelli con assoluto successo) degli apparecchi per l’elettrocardiogramma a distanza e pure per l’ecocardiografia.
Si tratta di apparecchi che con l’evolversi degli studi sono sempre più piccoli, poco ingombranti, a volte persino invisibili.
Ci sono infatti alcuni oggetti che sembrano dei banali orologi ma che sulla banda attorno al polso o sotto il quadrante hanno i sensori che monitorano in tempo reale la persona. Oggetti dotati poi di un semplice pulsante che funge da allarme che, una volta premuto, avvisa medici e parenti di una situazione di pericolo.
Ci sono poi piattaforme e strumenti che risultano preziosissime se pensiamo a malattie come l’Alzheimer o il Parkinson. Sono utilissimi ad esempio dei semplici localizzatori per le persone che soffrendo di disturbi della memoria o che perdono il senso dell’orientamento come spesso capita si trovano a vagabondare per la propria città senza sapere dove andare.
Ci sono anche apparecchi e strumenti in grado di segnalare eventuali cadute o altri incidenti domestici ed anche telecamere per poter monitorare la situazione in casa del nostro genitore anziano e malato.
App per anziani
Altro aiuto prezioso arriva dalle app. Sono diverse, per ogni tipo di esigenza. Le principali ad esempio forniscono un aiuto per quanto riguarda la gestione dei medicinali. Gli anziani, spesso, soprattutto se soli in casa, dimenticano di prendere le medicine o ne sbagliano il dosaggio. Esistono quindi delle semplici app che ci ricordano, non solo giorno per giorno ma anche l’orario esatto in cui dobbiamo prendere un certo medicinale e l’esatto quantitativo.
Altre app invece forniscono da vero e proprio allenatore, sia per il fisico che per la mente. Sono applicazioni che ci spiegano come e quanto camminare o muoverci oppure che attraverso dei semplici e divertenti giochi mantengono in allenamento anche il cervello.
Internet e smartphone per anziani
Di sicuro però il primo e più semplice vantaggio che un anziano ha immediatamente grazie alla tecnologia è la possibilità di essere sempre in contatto con le persone care. Questo abbatte il senso di isolamento che circonda gli anziani e porta in molti casi anche alla depressione. Oggi basta un semplice smartphone (le grandi aziende stanno studiando prodotti appositi per questa fascia di età) per poter fare una videochiamata, e quindi parlare quasi faccia a faccia con i propri parenti.
Anche per questo sono sempre più numerose le città e le organizzazioni che organizzano corsi di “alfabetizzazione digitale” per anziani. Un modo per conoscere ed utilizzare al meglio uno strumento preziosissimo
Redazione Peranziani.it