Il Bonus Anziani, il cui nome tecnico è Prestazione Universale prende il via ora a gennaio 2025. Con il nuovo anno, infatti, ora è possibile presentare la domanda online per ottenerlo.
I requisiti richiesti sono stringenti e la misura si affianca all’accompagnamento già percepito.
La Prestazione Universale quindi si compone di una quota variabile, definita assegno di assistenza pari a 850 euro mensili che deve esser utilizzata per i servizi di cura e assistenza e di una fissa costituita dall’indennità di accompagnamento. La prima può esser rideterminata dall’Inps e quindi ridotta, l’accompagnamento invece è “intoccabile” e per il 2025 vale 531,76 euro. Vediamo chi ne ha diritto e come fare a ottenere il bonus anziani.
Chi ha diritto al bonus anziani: requisiti
Il beneficio economico di 1.381,76 euro al mese è destinato, a partire dal 2025, a chi ha già compiuto 80 anni, ed è non autosufficiente.
La misura sperimentale è destinata ad anziani che rispettino le seguenti condizioni:
- un livello di fabbisogno assistenziale gravissimo;
- un Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria massimo di 6 mila euro;
- titolari dell’indennità di accompagnamento o in possesso dei requisiti per ottenerla.
Gli 850 euro saranno erogati sottoforma di trasferimento economico e di servizi alla persona, in ogni caso il contributo non si somma agli altri redditi.
Come ottenere l’agevolazione
Come abbiamo visto le caratteristiche da possedere per ottenere questa prestazione sono stringenti e la dotazione per erogarla è di 250 milioni di euro per il 2025 (250 milioni per il 2026) garantendo così un contributo mensile a massimo 24.500 mila anziani. Inoltre, qualora l’Inps monitorando costantemente il numero di domande presentate rilevasse uno scostamento rispetto ai fondi disponibili, rivedrebbe l’importo della quota variabile del bonus anziani prestazione universale.
Gli aventi diritto saranno individuati da una commissione tecnica-scientifica ma sarà l’Inps a erogare la prestazione. Per ottenerla quindi bisogna fare richiesta direttamente all’Inps, in via telematica sul sito istituzionale loggandosi con la propria SPID, CIE o CNSe cliccando su “utilizza il servizio” nella parte dedicata ai cittadini, in cui è indicato Decreto Anziani – Prestazione Universale (art. 34. E ss Dlgs 29/2024), l’alternativa all’online fai da te è il patronato.
Per ottenere la prestazione universale si deve essere in possesso di un Isee in corso di validità, da richiedere ad Inps a partire dal gennaio di ogni anno.
Come spendere il bonus anziani
Il bonus anziani si va a sommare all’indennità di accompagnamento attualmente erogata, questa quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, ammonta a 850 euro al mese.
Indennità di accompagnamento
Attualmente l’assegno di accompagnamento è di 531,76 euro al mese ed essendo una prestazione erogata a causa del riconoscimento dell’invalidità non viene toccata dal bonus ma rimane costante. Per contro, l’assegno di assistenza se non viene speso va restituito, ciò significa che, quanto erogato per servizi di assistenza in qualsiasi modo erogati, deve esser obbligatoriamente giustificato, non sappiamo ancora se subentri direttamente l’Inps nel pagamento o sia il titolare del bonus a dover anticipare la spesa per chiederne il rimborso.
Di fatto quindi l’intento della misura è quello di fornire un sostegno alla domiciliarità delle cure e all’autonomia personale delle persone anziane e non autosufficienti e, in alcuni casi, evitare o posticipare il ricovero in istituti di cura e assistenza.
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Redazione Peranziani.it