La pet therapy anziani rappresenta un grandissimo aiuto per il senior, specialmente se questo vive solo oppure ha una forte disabilità fisica. La presenza di un animale, specialmente se di un cane di taglia medio-grande, dà grande sicurezza alla persona che si trova in forti difficoltà motorie, facendola sentire protetta e, talvolta, dandole un concreto aiuto, come nel caso di soggetti ciechi o ipovedenti. In particolare, nel caso del morbo di Parkinson, il contatto fisico con l’animale favorisce il rilassamento, riducendo quindi il tremore e la rigidità, sintomi caratteristici della malattia, e migliorando la coordinazione.
Tuttavia, la pet therapy anziani può apportare profondi benefici anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico, poiché gli animali, soprattutto i cani, fungono spesso da catalizzatori sociali, offrendo all’anziano un’occasione per allontanarsi dall’ambiente domestico e spostarsi verso parchi e giardini, tipici luoghi d’incontro dove instaurare un dialogo con altri esseri umani e dove far nascere nuove relazioni che favoriscano il confronto e il reinserimento della persona sola in un contesto sociale.
La pet therapy anziani ha un ruolo anche nello sviluppo di una nuova autostima da parte dell’anziano che comincia ad avere una diversa considerazione di sé, riprendendo a prendersi cura della propria persona dal momento in cui comincia a percepire che l’animale ha bisogno della sua presenza e delle sue migliori condizioni per venir accudito.
Redazione Peranziani.it