In Giappone la prima vera rivoluzione di GPS per anziani per risolvere il problema dei seniors che tendono a smarrirsi poco dopo essersi allontanati da casa. Il “vagabondaggio”, infatti, è un comportamento tipico di coloro che sono affetti da declino cognitivo poiché hanno la tendenza ad andare alla ricerca di luoghi del passato, oppure, più semplicemente, il loro desiderio di entrare in contatto con il mondo circostante si scontra con la graduale perdita di attenzione e con l’alterata percezione dello spazio determinata dal degenerare della malattia. Secondo il Japan Times, in effetti, risultano 539 casi di anziani smarriti nel solo anno 2015. La soluzione pensata per questo problema nella città di Iruma è sorprendentemente innovativa: un adesivo di un centimetro quadrato da apporre sull’unghia dell’anziano affetto dal morbo di Alzheimer recante un codice QR leggibile con dispositivi tecnologici di ultima generazione. L’anziano, se si è smarrito, può dunque chiedere aiuto ad un passante, che, utilizzando semplicemente il suo smartphone, potrà leggere il QR code sull’adesivo e mettersi in comunicazione con un impiegato comunale che, attraverso un codice personale associato direttamente all’anziano, potrà risalire all’identità di quest’ultimo, al suo indirizzo ed ai numeri telefonici dei suoi congiunti.
Ma come comportarsi quando non sono a disposizione tali sofisticate tecnologie? Esistono moltissimi localizzatori GPS per anziani, ma la scelta va effettuata oculatamente, rendendosi conto non solo di quali sono le esigenze dell’anziano, ma anche le sue capacità.
Redazione Peranziani.it