L’indennità accompagnamento anziani è una prestazione economica a cui hanno diritto tutti gli invalidi cui è stata accertata l’impossibilità di deambulare in autonomia, non riuscendo nemmeno a compiere le azioni appartenenti alla normale vita quotidiana e necessitando, quindi, di un accompagnatore esterno. Questo tipo d’indennità spetta a tutti gli aventi diritto, senza restrizioni reddituali o di età.
Per ottenere l’indennità accompagnamento anziani , la persona deve essere inabile al 100%. La sua inabilità può riguardare sia la sua condizione fisica che la sua condizione psichica. Questo tipo di prestazione economica spetta di diritto a tutti i cittadini italiani. Per quanto riguarda i cittadini comunitari, essi devono essere iscritti all’anagrafe del comune nel quale risiedono, mentre i cittadini extra comunitari devono possedere il permesso di soggiorno nel nostro paese da almeno un anno. Ad un invalido viene revocata l’indennità accompagnamento anziani se viene ricoverato per più di 30 giorni, gratuitamente, in un istituto di cura. L’indennità di accompagnamento non esclude la percezione di una pensione per invalidità, anzi, è compatibile e anche cumulabile.
L’importo spettante per il 2016 è di 512,34 euro per 12 mensilità. L’indennità accompagnamento anziani è esente dalle ritenute Irpef, quindi non va dichiarata nella dichiarazione annuale dei redditi.
L’indennità accompagnamento anziani spetta anche ai malati oncologici sottoposti a cicli di cure di chemioterapia, ovviamente anche in questo caso deve essere riconosciuta l’inabilità al 100% a causa della malattia. La prestazione economica è stata concessa anche per incentivare l’assistenza domiciliare e per supportare la famiglia che deve farsi carico del malato.
Per ottenere l’indennità accompagnamento anziani bisogna presentare domanda presso l’INPS. Per presentare la richiesta bisogna prima di tutto recarsi dal proprio medico di famiglia e richiedere che venga rilasciato il Certificato Medico Introduttivo, in modo tale che avvenga l’Accertamento Sanitario. Il Certificato deve contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e la tessera sanitaria del malato. Deve essere indicata la natura della patologia per cui si richiede il riconoscimento dell’invalidità e la prognosi. Questo tipo di certificato ormai viene redatto in formato digitale e sarà compito del medico di famiglia inoltrarlo telematicamente all’INPS tramite l’apposita funzione che si trova sul sito internet dell’ente. Ad inoltro effettuato, viene rilasciata una ricevuta con un codice identificativo che certifica l’avviamento della procedura. Questa ricevuta viene consegnata dal medico al paziente che richiede l’indennità accompagnamento anziani, insieme al certificato introduttivo originale. Sia il certificato che la ricevuta dovranno essere consegnati nel momento in cui verrà effettuata la visita medica per il riconoscimento dell’invalidità. Il Certificato Medico Introduttivo ha una validità di 90 giorni.
Una volta ottenuto questo certificato, si può inoltrare la domanda tramite due diverse modalità. Se siete in possesso del Codice Pin rilasciato dall’INPS, potete inoltrare la domanda tramite il sito www.inps.it. Entrando nell’area Servizi Online, troverete la sezione dedicata all’inoltro delle domande dove richiedete il riconoscimento sanitario da parte dell’INPS dei requisiti sanitari. Se non possedete il Codice Pin per accedere ai servizi dell’INPS potete inoltrare la domanda di riconoscimento sanitario tramite gli enti di patronato e le associazioni di categoria per disabili.
Il pagamento dell’indennità accompagnamento anziani avverrà dal mese successivo a quello in cui è stata inoltrata la domanda.
Redazione Peranziani.it