Sono sempre più numerosi gli anziani che per malattie o problematiche di vario tipo hanno bisogno dell’aiuto di una badante. Si tratta di una figura specializzata la cui assunzione va regolamentata con un contratto specifico, con le sue normative ed i relativi costi.
Libretto Famiglia
La prima discriminante è legata alla continuità del lavoro. Se si tratta cioè di una occupazione fissa, quotidiana, continuativa c’è un tipo di normativa, se invece l’impegno è saltuario il quadro cambia totalmente.
In questo ultimo caso, cioè quando parliamo di lavoro saltuario che non superi la durata di un’ora non si è obbligati ad una vera e propria assunzione ma la badante può essere retribuita utilizzando il cosiddetto “Libretto Famiglia” che prevede un costo orario di 10 euro.
Di queste 10 euro 8 sono il compenso netto a favore della badante, 1,65 euro sono i contributi previdenziali che vanno alla Gestione Separata Inps, 0,23 servono per pagare il premio assicurativo Inail che copre infortuni e malattie professionali mentre gli ultimi 10 centesimi sono per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso.
Ci sono dei limiti. In un anno una badante non può superare i 5000 euro netti di compensi ricevuto attraverso il LF. Dall’altro canto ciascun datore di lavoro non può superare i 5000 euro di compensi netti annui per; in ultimo, le prestazione complessive rese in questo caso da una singola badante per il medesimo datore di lavoro non possono superare i 2500 euro
L’Inps ha predisposto sul proprio sito una piattaforma dedicata a questo tipo di prestazioni e pagamenti dove per accedere come prima cosa bisogna registrarsi e, in un secondo momento, indicare i dati di ogni singola prestazione: chi la fornisce, chi la utilizza, luogo, sta, riferimenti bancari etc etc etc
Quanto costa un normale contratto di assunzione
Se invece il lavoro è quotidiano o comunque continuativo allora bisogna procedere con l’assunzione della badante mediante regolare contratto di lavoro.
per quanto riguarda i costi questi non sono eccessivi: per ogni ora di lavoro da parte di una badante la paga minima va da 4,62 euro a 8,21, a seconda della categoria con cui viene inquadrata la persona in questione.
Questi i parametri previsti:
A: 4,62 euro
AS: 5,45euro;
B: 5,78 euro;
BS: 6,13 euro;
C: 6,47 euro;
CS: 6,82 euro;
D: 7,87 euro;
DS: 8,21 euro.
Ecco invece l’ammontare, per il 2019, delle indennità sostitutive di vitto e alloggio:
pranzo o cena 1,96 euro;
alloggio 1,69 euro.
I contributi dovuti variano da un minimo di 1,04 euro (di questi 26 centesimi sono a carico del lavoratore stesso) ed un massimo di 2,11 euro (in questo caso il contributo della badante diventa di 49 centesimi l’ora).
Per l’assunzione il datore di lavoro deve preparare una lettera contenente tutte le informazioni richieste. Bisogna fare molta attenzione al caso in cui la badante che si va ad assumere sia extracomunitaria. Per questa tipologia di situazione infatti ci sono altre regole da seguire con attenzione. Si può anche evitare di redigere una busta paga mensile mentre per i contributi si possono utilizzare i bollettini Mav dell’Inps.
Sul sito dell’inps ci sono tutte le informazioni per procedere con l’assunzione.
Da sottolineare che, parlando di costi relativi all’assunzione di una badante, in caso di mancato contratto le multe sono in questo caso salatissime e persino l’arresto se si fa lavorare “in nero” un extracomuntaria senza permesso di soggiorno.
Redazione Peranziani.it