Ricovero di sollievo e post-acuzie sembrano essere soluzoni molto simili dal momento che in entrambi i casi si tratta di soggiorni temporanei presso strutture specializzate nell’assistenza di anziani non autosufficienti.
Tuttavia, sia il tipo di residenza di riferimento che la finalità legata a queste due differenti tipologie di ricovero presentano caratteristiche precise con delle varianti sostanziali.
Ricoveri di sollievo: un aiuto al caregiver
Quando pensare a un ricovero di sollievo?
I ricoveri di sollievo sono la risposta non tanto ad una particolare condizione del senior, quanto alle esigenze del caregiver familiare.
Il caregiver familiare non ha la possibilità di godere di giorni di riposo o malattia oppure di ferie, pertanto talvolta il bisogno di un periodo di tregua può presentarsi in maniera urgente. Possono, inoltre, insorgere particolari condizioni che costringono il caregiver familiare ad assentarsi per un lasso di tempo più o meno lungo.
In queste circostanze è possibile rivolgersi a quelle strutture che offrono fra i propri servizi anche i ricoveri di sollievo che hanno durata minima inferiore al mese di permanenza e una durata massima che varia su base regionale tra i 30 e 60 giorni.
A quali strutture rivolgersi?
Le strutture che prestano questo tipo di servizio sono normalmente residenze sanitario-assistenziali, specializzate, quindi, nell’assistenza di anziani che oltre a non essere completamente autosufficienti nello svolgimento delle attività quotidiane hanno anche la necessità di assumere farmaci o ricevere altri trattamenti sanitari.
Come attivare un ricovero di sollievo tramite ASL?
L’iter per attivare questo tipo di ricovero varia a seconda della regione, tuttavia il primo step è sempre un appuntamento con il proprio medico di base che dovrà fornire la documentazione medica necessaria a certificare la condizione del senior e ad attestare tutte le eventuali patologie dalle quali quest’ultimo è affetto.
In alcuni comuni è anche possibile rivolgersi agli assistenti sociali prima di inoltrare la domanda per un ricovero di sollievo all’ASL e venir poi indirizzati verso una struttura accreditata.
Post-acuzie: per protrarre le cure oltre l’ospedale
Quando segliere un ricovero post-acuzie?
I ricoveri post-acuzie hanno una finalità completamente differente rispetto ai ricoveri di sollievo.
In effetti, può accadere che benché il caregiver familiare sia presente e in salute il senior necessiti di una particolare riabilitazione in seguito all’aggravarsi di una patologia già diagnosticata oppure dopo un trauma. In queste circostanze, non sempre il caregiver familiare presenta le competenze mediche oppure dispone della strumentazione specialistica necessaria ad effettuare un’efficace riabilitazione presso il proprio domicilio.
In queste situazione un ricovero post-acuzie consente al senior di ricevere tutte le cure necessarie per poter recuperare tutte le facoltà psico-fisiche permesse dal suo stato.
I ricoveri post-acuzie hanno normalmente una durata di due mesi che può essere rinnovata tramite ASL per altri due mesi inoltrando una seconda domanda.
A quali strutture rivolgersi?
Se il senior al quale si presta assistenza necessita di un periodo di ricovero post-acuzie la struttura alla quale è necessario rivolgersi è una casa di cura oppure un hospice. In tali circostanze è possibile individuare una struttura specializzata nel trattamento della patologia di interesse.
Come attivare un ricovero post-acuzie tramite ASL?
Anche per il ricovero post-acuzie l’iter può variare, ma il primo stadio è sempre rivolgersi al proprio medico curante che fornirà la documentazione medica necessaria a certificare le patologie dalle quali il senior è affetto.
In seguito sarà necessario presentare l’ISEE dell’anziano che desidera il ricovero. Tutta la documentazione sarà poi consegnata all’ASL presso l’ufficio di valutazione geriatrica. Tale processo può portare al rimborso delle spese mediche permettendo così che solo le spese alberghiere gravino sulle famiglie.
In ogni caso, è sempre bene consultare il sito della propria ASL poiché gli iter e i parametri possono variare su base regionale.
Redazione Peranziani.it