Dieta anziani: quanto bere e cosa mangiare contro il caldo

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30 Maggio 2018

Il caldo è ovviamente il nemico n°1 della salute degli anziani in estate. Ma c’è anche un altro fattore che aumenta la condizione di rischio: lo scarso o ancora più spesso assente stimolo della sete. “Nella terza età l’acqua generalmente non piace, perché la si trova insapore e addirittura pesante da digerire, con il risultato che in molti casi viene bevuta in maniera insufficiente”, conferma la dottoressa Diana Scatozza, medico nutrizionista a Milano, presidente dell’Associazione “Qui e Allora – Curare e Prendersi cura” ed esperta del settimanale Starbene. “Quando la colonnina del mercurio sale e aumenta la sudorazione, aumentano così le probabilità di andare incontro a disidratazione e a una carenza di sali minerali, in particolare di potassio, con possibili ripercussioni sulla pressione arteriosa, che tende a essere troppo bassa con giramenti di testa e svenimenti, e sulla funzionalità del cuore, che può andare incontro a pericolose aritmie”. Con la consulenza della nostra specialista, vediamo allora quanti e quali liquidi assumere, e anche quale dieta preferire, per assicurare all’organismo la giusta idratazione anche in estate.

Cosa e quanto bere

Anche da anziani vale l’indicazione generale che bisogna bere almeno 1,5 litri di acqua nell’arco della giornata, iniziando già nelle ore mattutine. “Se si assiste un anziano, o comunque in generale per agevolare l’assunzione di questo liquido come detto poco amato, un trucco consiste nello spremere nel bicchiere anche un po’ d’arancia o di pompelmo, per dare più gusto all’acqua e favorire l’assunzione non solo di sali minerali, ma anche di vitamine, altrettanto preziose nella terza età. L’acqua, in proporzione di 1/3, può poi anche essere diluita nelle spremute di frutta, incluse quelle in vendita già pronte al supermercato, mentre è meglio evitare i succhi perché troppo zuccherini così come gli sciroppi”.

Per integrare l’assunzione di liquidi sono poi consigliati i frullati: “L’ideale è farli aggiungendo sempre l’acqua allo yogurt, che è più digeribile del latte, e a un frutto come la banana, ricca di potassio. In estate sono poi anche utili e apprezzate le granite, che da un lato rinfrescano e dall’altro consentono l’assunzione di acqua senza doverla bere”, prosegue la dottoressa Diana Scatozza. 

Cosa mangiare

Anche la preferenza nella dieta di determinati cibi solidi può fare la differenza per assicurare al corpo i liquidi e i nutrienti necessari per affrontare meglio il caldo. “Fondamentali sono la frutta e la verdura di stagione, per il contenuto in sali minerali e vitamine”, consiglia la nutrizionista. “Nello specifico, un abbinamento particolarmente consigliato è il melone con il prosciutto crudo: il primo è infatti un frutto di solito apprezzato dagli anziani per il suo sapore dolciastro, mentre il secondo – che risulta a sua volta gradito al palato – fornisce anche una buona quota di proteine, di cui la dieta nella terza età è assai spesso carente, e di sale per reintegrare quello perso con il sudore”.

Via libera a tavola anche a insalate fredde di pasta e riso: “A questi carboidrati energetici e facilmente digeribili vanno però aggiunti gli alimenti giusti”, raccomanda la dottoressa Diana Scatozza. “Sempre per il discorso delle proteine, sono perfetti nelle insalate fredde uova sode, tonno e pollo grigliato e tagliato a dadini, magari con l’aggiunta di pomodorini e mozzarelline”. 

Un’altra valida scelta per l’assunzione di liquidi e sali minerali è poi rappresentata dai minestroni e dai passati di verdura, a temperatura ambiente e piuttosto liquidi, meglio ancora se contenenti anche i proteici legumi, mentre in termini generali quando fa caldo vanno evitati tutti quei cibi (a partire dalle fritture) che allungano i processi digestivi. 

Sì agli integratori

Oltre a seguire una corretta dieta, per essere certi che l’organismo possa contare sulla necessaria quantità di sali minerali risulta poi strategico il ricorso agli integratori: “Specialmente quelli a base di potassio e anche di magnesio”, conclude la dottoressa Diana Scatozza. “Vanno presi mattina e sera, secondo le dosi indicate e dopo aver mangiato qualcosa, perché il potassio tende a irritare le mucose dello stomaco”.

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