Anziano che non vuole bere: consigli e trucchi per idratarsi correttamente

Anziano che non vuole bere
1 Ottobre 2024

Occorre avere sempre gli occhi aperti, mantenendo attenzione e lucidità in ogni momento, in quanto prendersi cura di un genitore anziano comporta sfide che frequentemente vanno oltre le semplici questioni pratiche. Soprattutto in estate, ma non solo, uno dei problemi più comuni spesso sottovalutati è la disidratazione degli anziani. Quello di un soggetto fragile anziano che non vuole bere può in questo senso sembrare un problema minore, ma non è così, poiché con il tempo può condurre a conseguenze serie per la salute

Molti di loro, infatti, tendono a bere meno acqua di quanto dovrebbero, per pigrizia o perché non sentono il bisogno di farlo, convincendosi che non sia così importante. Ecco perché crediamo fortemente in un equilibrio molto sottile tra fare informazione in merito al tema della disidratazione degli anziani, e fornire i giusti consigli per trattare un anziano che non vuole bere ma che deve necessariamente farlo. E questo articolo volge proprio in questa direzione, con la volontà di rappresentare una guida pratica per voi che vi trovate a fronteggiare durante la quotidianità questa delicata problematica con i vostri cari. 

Disidratazione sintomi negli anziani e conseguenze di un problema diffuso

Questo articolo nasce principalmente da un’esigenza, vale a dire quella dell’importanza della prevenzione costante nell’ambito della nutrizione. Accorgersi di un fenomeno diffuso come la disidratazione negli anziani può infatti essere più difficile di quanto si pensi. Questo perché i sintomi della disidratazione spesso non sono così evidenti e possono essere confusi con altre problematiche legate all’età, come stanchezza, confusione o debolezza. Ecco perché è essenziale conoscere i segnali che indicano disidratazione negli anziani, come secchezza della bocca, urina scura, vertigini o capogiri, stitichezza e, nei casi più gravi, stato confusionale

Attenzione però, perché la disidratazione può anche aggravare condizioni preesistenti, come problemi cardiovascolari o renali. Non va dimenticato inoltre che, con l’avanzare dell’età, la sensazione di sete diminuisce, il che rende ancora più importante monitorare l’assunzione di liquidi. 

Le conseguenze della disidratazione possono in questo senso essere pericolose ma soprattutto “silenziose”, portando a un peggioramento generale dello stato di salute, con un aumento del rischio di infezioni urinarie, colpi di calore e persino il ricovero ospedaliero. Valide ragioni per mantenere alta la soglia di attenzione.

Saper riconoscere i sintomi della disidratazione rappresenta un buon punto di partenza, ma non è ancora sufficiente per risolvere il problema. E ora vi spiegheremo perché.

Poche azioni ma molta determinazione: perché contrastare la disidratazione negli anziani è possibile

Può sembrare complicato e forse effettivamente lo è all’inizio. Tuttavia, contrastare la disidratazione negli anziani non è una missione impossibile, ma richiede determinazione e un approccio attento. La chiave è la costanza e l’osservazione quotidiana, che permette di intervenire prima che la situazione diventi grave. Oltre a conoscere i sintomi, è dunque essenziale creare un ambiente che promuova l’idratazione. Questo aiuterà l’anziano che non vuole bere, attraverso piccoli accorgimenti, come tenere sempre a disposizione acqua o bevande che la persona gradisce, ricordandogli con gentilezza l’importanza di bere. Non serve imporre, ma entrare in empatia, comprendendo le ragioni dietro al rifiuto di bere e affrontando il problema con delicatezza e pazienza. La necessità è sicuramente instaurare una routine quotidiana che renda l’atto di bere parte naturale della giornata, senza farlo percepire come un’imposizione o un compito.

Come idratare un anziano che non vuole bere?

Procediamo affrontando il problema all’atto “pratico”. Se un anziano si rifiuta di bere, esistono a nostro avviso diverse strategie che possono facilitare l’assunzione di liquidi. Inizialmente, può essere utile proporre bevande alternative all’acqua, come succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, tisane o brodi leggeri, che oltre a fornire idratazione offrono anche un apporto di nutrienti

Gli integratori orali, disponibili in farmacie o parafarmacie, possono essere anch’essi un’ottima soluzione per fornire liquidi arricchiti di sali minerali e vitamine, senza l’impressione di dover semplicemente “bere acqua”. 

Senza dimenticare che vi sono molti alimenti ricchi di acqua, i quali possono essere integrati nella dieta quotidiana: ecco allora che frutta come anguria, melone, fragole o agrumi contengono alte percentuali di acqua e possono essere un modo piacevole per idratarsi, ma anche verdure come cetrioli, zucchine o pomodori vengono utilizzate per creare piatti gustosi e idratanti. 

Un altro trucchetto consiste nell’aggiungere zuccheri buoni e naturali, come il miele, alle bevande o usare ingredienti aromatici, come la menta o il limone, per rendere le bevande più attraenti

Insomma, la chiave è variare e offrire diverse opzioni, mantenendo l’anziano idratato senza che si accorga di quanto liquido stia effettivamente consumando.

Anziano che non vuole bere: come aiutarlo attraverso la definizione di una routine “a prova” di pigrizia

Come avete avuto modo di vedere, di soluzioni per fronteggiare il nostro caro anziano che non vuole bere ce ne sono moltissime. Stabilire una routine quotidiana può essere il modo più efficace per incoraggiare un anziano a bere con regolarità, anche quando tende a rifiutarsi. Piccole azioni quotidiane, come offrire da bere ai pasti principali e durante le pause della giornata, possono in questo modo fare la differenza. Creare dei momenti fissi, come bere un bicchiere d’acqua al risveglio o durante la pausa pomeridiana, aiuta a costruire abitudini che si mantengono nel tempo. Importante è anche il ruolo della motivazione: spiegare che bere regolarmente aiuta a sentirsi meglio, meno stanchi e più energici, può essere un incentivo.

Un’altra tecnica utile è utilizzare contenitori graduati, che permettono di monitorare quanta acqua è stata consumata durante la giornata, rendendo il processo visibile e tangibile. Anche l’uso di bicchieri o bottiglie colorate e divertenti può incoraggiare l’anziano a bere più spesso, soprattutto se si associa il tutto a momenti piacevoli della giornata, come una pausa caffè o una chiacchierata.

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